Gela. Né il sindaco né gli assessori presenti in aula, passano, comunque, sessanta debiti fuori bilancio inseriti all’ordine del giorno del civico consesso e, intanto, un’operatrice sociale in protesta per i mancati pagamenti ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del servizio 118.
E’ stata una seduta molto movimentata quella di consiglio comunale andata in scena ieri sera.
Un folto gruppo di operatrici sociali in forza a cooperative che lavorano per conto dell’ente comunale ha nuovamente protestato all’interno di Palazzo di Città. Niente pagamenti da mesi. Una delle donne in protesta, forse sotto pressione a causa dello stress, è crollata in terra ed è stata soccorsa. La mediazione del presidente del consiglio Giuseppe Fava e del sindacalista della Cgil Ignazio Giudice, però, sembrano aver fatto breccia.
I pagamenti delle mensilità di gennaio e febbraio dovrebbero sbloccarsi entro poche ore. In aula, invece, il dibattito è stato aperto dal democratico Gaetano Orlando che ha lamentato il rinvio sine die del consiglio comunale monotematico che si sarebbe dovuto tenere in ospedale allo scopo di delineare i punti deboli del sistema sanitario cittadino. “Sono un medico – ha detto – in questo modo, sembra quasi che tutto vada bene nell’intero sistema locale e così, invece, non è”.
L’aula, nonostante i dubbi ancora espressi sull’intera procedura dal consigliere Udc Guido Siragusa, ha detto sì al quesito referendario che verrà proposto agli elettori il prossimo 13 luglio, data scelta per decidere sull’eventuale passaggio dal libero consorzio di Caltanissetta a quello di Catania. I consiglieri presenti, poi, si sono concentrati sui centonove debiti fuori bilancio arrivati sui loro banchi.
Alla fine, hanno detto sì ai primi sessanta: in sostanza, quelli che non superano quota trentamila euro. Nonostante lo sforzo, non sono mancate le critiche. “E’ stata una prova di maturità – ha spiegato il consigliere democratico Giacomo Gulizzi – mi chiedo, però, dove siano gli assessori della giunta. Forse, sono attratti solo dalle foto scattate durante le celebrazioni pubbliche. Sicuramente, questo non va bene. Inoltre, bisognerà capire perché, davanti a cause di valore irrisorio, l’ente sia costretto a spendere un’enormità in costi legali”. Dello stesso avviso il consigliere socialista Piero Lo Nigro e quello dell’Udc Guido Siragusa che, a sua volta, ha chiesto d’informare il sindaco circa le costanti assenze in aula degli assessori.
Dopo i sessanta debiti approvati, non si è riusciti a trattare il punto relativo ai novantaquattro alloggi di Villaggio Aldisio che attendono ancora di passare nella piena proprietà degli attuali occupanti. Nonostante i tentativi del presidente Giuseppe Fava e del consigliere centrista Giuseppe Morselli, intenzionati a trattare la questione, è passata la proposta di rinvio al prossimo lunedì inoltrata da Lo Nigro. L’assenza dell’assessore al ramo Fortinato Ferracane ha favorito la scelta.
Insomma, gli assessori assenti in aula ma presenti davanti alle telecamere sembrano non piacere troppo ai consiglieri comunali che li attendono per le discussioni.