"Giusta la preoccupazione del sindaco per la maggioranza", Cafa': "Su caso Lupo errori di Di Paola"

Per Cafa', sono stati fatti errori nella strategia e chiama in causa il parlamentare Ars Di Paola, che ieri è stato critico verso la mossa dell'Mpa

16 luglio 2025 08:34
"Giusta la preoccupazione del sindaco per la maggioranza", Cafa': "Su caso Lupo errori di Di Paola" - L'avvocato Paolo Cafa'
L'avvocato Paolo Cafa'
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Gela.  "Trasformismo politico generato anche da errori dei leader dei partiti, a livello locale". L'avvocato Paolo Cafa', riferimento territoriale di Sinistra italiana e candidato alle amministrative con "PeR", ritorna sul passaggio del consigliere Lupo dal Movimento cinquestelle a "Grande Sicilia"-Mpa. Secondo Cafa', sono inoltre legittime le preoccupazioni espresse dal sindaco Di Stefano, che ieri abbiamo riportato. "A un anno dal giuramento degli eletti assistiamo al primo cambio di casacca che ci induce a fare qualche onesta riflessione. La candidatura di un consigliere in una lista, piuttosto che in un'altra, si giustifica talvolta per mero calcolo di convenienza elettorale, avendo constatato che in questi ultimi anni difficilmente è dettata da pura e vera convinzione ideologica e politica. Con questa logica le forze politiche alle elezioni amministrative hanno riempito le loro liste, vuoi per timore di non completarle e vuoi per timore di rischiare di non superare la soglia di sbarramento, di candidati prestati alla politica, senza una minima base di preparazione programmatica, politica e ideologica. Il risultato di queste operazioni, volendoci limitare alla triade delle forze che ha vinto le elezioni, si è visto soprattutto in due partiti nel M5s e nel Pd, infarciti all'ultimo momento di candidati senza una storia di militanza coerente, grazie ai quali il M5s riesce a superare sia pure di poco la soglia di sbarramento, mentre il Pd ne esce miracolato addirittura con sei consiglieri comunali, almeno fino ad ora. Ma ciò che all'inizio fa gioire alla lunga può portare affanno e disperazione - dice Cafa' - perché non si fanno i conti in tempo con la tragica conseguenza  del trasformismo e del cambio di casacca, fenomeno molto diffuso dalle nostre parti che rischia di minare la tenuta e la stabilità di una maggioranza politica, di un programma di governo, di una giunta di scopo, in un momento delicato per la nostra città, già segnata da una grave crisi economica e sociale e dal dissesto finanziario. Per questo, comprendiamo le preoccupazioni del sindaco che comincia a dubitare della stabilità della sua compagine, preoccupato di non poter raggiungere al più presto  i risultati sperati e promessi in campagna elettorale, costretto a mediare tra parti politiche di maggioranza che al proprio interno non sono in grado di autogestirsi e di mediare i conflitti, sempre pronti a lamentare di essere sottostimati e a rivendicare spazi. È evidente allora che questo primo passaggio da una forza politica all'altra della stessa maggioranza crea frizioni interne e lacerazioni tra alleati, anche perché consegna una unica rappresentanza consiliare a una forza politica come l'Mpa, dandole la copertura a rimanere in giunta, cioè a una lista che non ne aveva, uscita sconfitta dalle elezioni amministrative, che non aveva sostenuto il sindaco Di Stefano alla presidenza della Provincia, che nel breve periodo sarebbe stata messa alla porta perché non coerente con l'esportazione del "modello Gela".  Solidarizziamo con la grande amarezza che traspare dalle dichiarazioni del sindaco, il quale ricorda che molti consiglieri siedono in consiglio solo grazie a lui che non ha inteso fare apparentamenti al ballottaggio che avrebbero comportato, a seconda della tipologia, la non elezione  almeno di tre attuali consiglieri della triade, uno per parte, tra questi del consigliere transfugo Lupo. Il richiamo del sindaco alla serietà dei consiglieri e delle forze di maggioranza ci sembra corretto e fondato perché la storia recente ci insegna che il cambio di casacca non è mai isolato, al primo ne seguono sempre altri nel corso della consiliatura, mandando a carte quarantotto gli obiettivi della giunta". Per Cafa', appunto, sono stati fatti errori nella strategia e chiama in causa il parlamentare Ars Di Paola, che ieri è stato critico verso la mossa dell'Mpa. "Ma gli errori, se di errori dobbiamo parlare per il mancato apparentamento della triade con la lista "PeR", che avrebbe dato maggiore affidabilità al sindaco con tre consiglieri di sicura coerenza ed esperienza, non sono solo di Terenziano Di Stefano, sono errori soprattutto dei leader dei partiti di maggioranza, sono errori del nostro stimato amico Di Paola che non ha saputo cogliere anticipatamente tutte queste insidie che si palesano nella maggioranza, rendendosi reo di non avere operato attraverso una diversa costruzione delle liste, delle alleanze, della giunta. Troppi errori - aggiunge - per un politico navigato come lui. Sul Pd, che sta vivendo una fase di quiescenza, forte anche della sua rappresentanza istituzionale, sorvoliamo. Ci auguriamo a questo punto lealtà nei confronti del sindaco e armonia nella maggioranza, nei prossimi giorni che saranno decisivi per il bilancio stabilmente riequilibrato e per il presidio ospedaliero".

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