Gela. Niente vicepresidenza dell’assise civica, nonostante il suo nome sia stato fatto, anche negli ultimi giorni. Paola Giudice, indipendente ma all’opposizione del sindaco Lucio Greco, non è interessata alla carica e invita tutti ad avviare l’attività dell’assise civica. “La città ha bisogno di credere alla politica, quella vera, e miglior modo è quello di abbandonare antichi metodi da prima Repubblica, dal rinvio tattico delle sedute, all’uso e abuso di termini come bene comune o prima la città – dice – la campagna elettorale è finita per tutti, ora bisogna dimostrare concretamente che prima viene la città, cioè il bene comune. Bene comune è il sevizio a sostegno degli anziani, dei disabili, dei bambini che frequentano la scuola, è bene comune curarsi della buona amministrazione della Ghelas dato che si regge solo con i soldi pubblici, cioè nostri, del ruolo del Comune nel ciclo dei rifiuti in considerazione della certezza che la città continua a essere sporca e con essa le zone di campagne e quelle balneari. Insomma di lavoro da fare ne abbiamo tanto e non ho dubbi che stasera si onorerà l’ordine del giorno, eleggendo il vicepresidente del consiglio comunale, figura che rispetto ma alla quale non sono interessata malgrado l’invito a candidarmi da parte di diversi colleghi consiglieri”.
Giudice è pronta a rinunciare al gettone di presenza, qualora le sedute dell’assise civica si concludano senza l’approvazione degli atti all’ordine del giorno. “Annuncio sin da ora la rinuncia al mio gettone di presenza per tutte le sedute che non definiranno l’ordine del giorno in programma in consiglio comunale – aggiunge – ribadisco che i cittadini vogliono vedere fatti concreti e nessuno è interessato alla sfilata di parole che di fatti ne producono ben pochi”. Il consigliere continuerà ad essere opposizione alla maggioranza, ma allo stesso tempo valuterà atto per atto.