Giro di false fatture, controlli sull’azienda di tre fratelli: sì al sequestro dei beni

 
0

Gela. Un presunto giro di false fatturazioni per eludere il fisco. Al centro della vicenda, l’azienda edile di tre fratelli gelesi, da diversi anni impegnata in cantieri nel nord Italia, soprattutto nella zona di Novara.

Il sequestro dei beni. Adesso, i giudici della Corte di cassazione hanno confermato il provvedimento di sequestro preventivo su una parte dei beni intestati al gruppo e transitati sui conti corrente dei soci. Con un decreto, proprio il giudice delle indagini preliminari di Novara aveva disposto il blocco del patrimonio. I legali degli imprenditori, però, si sono rivolti al tribunale del riesame piemontese che ha confermato il sequestro su circa ottantamila euro. Il verdetto del riesamenon ha convinto gli stessi imprenditori che, così, hanno tentato la carta della corte romana. 

La Cassazione ha respinto i ricorsi. I giudici di cassazione, però, hanno ritenuto del tutto legittimo il provvedimento emesso in sede di riesame, rigettando i ricorsi. “Il tribunale ha fatto corretta applicazione di tali principi – scrivono i magistrati romani – verificando l’esistenza del fumus del reato alla luce della prospettazione dell’accusa e dei rilievi difensivi. In particolare ha esaminato la documentazione prodotta dalla difesa ed ha ritenuto che essa non fosse idonea a contrastare, allo stato, l’ipotesi accusatoria”. Le indagini a carico dell’azienda partirono lo scorso anno dopo diversi accertamenti effettuati sui conti e, per questa ragione, i magistrati della procura di Novara chiesero al gip l’emissione di un provvedimento di sequestro.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here