Giovani talenti gelesi in mostra davanti a società calcistiche del nord Italia: l'iniziativa di Bessio

Da Gela, sono saliti per prendere parte a questo mini stage Gaetano Mauro, Matteo Camilleri e Giuseppe Rodoti

20 maggio 2025 13:36
Giovani talenti gelesi in mostra davanti a società calcistiche del nord Italia: l'iniziativa di Bessio -
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Gela.  Dare un’opportunità ai giovani talenti gelesi: è questo l’obiettivo del gelese Giovanni Bessio, migrato per lavoro in terra modenese e appartenente al Villa d’Oro Calcio, società che milita nel campionato di Seconda Categoria emiliana e che vanta un settore giovanile élite. Bessio, con l’approvazione e la massima collaborazione di tutte le società calcistiche gelesi, ha offerto a vari giovani locali l’opportunità di allenarsi e fare delle partitelle dinanzi ad osservatori appartenenti alle principali compagini del territorio, in particolare a Bologna, Cesena, Sassuolo e Modena. Da Gela, sono saliti per prendere parte a questo mini stage Gaetano Mauro, Matteo Camilleri e Giuseppe Rodoti. Il primo è un difensore militante nel Gela Calcio, che quest’anno ha perso la finale coi Giovanissimi Regionali Under 15, e ha attirato l’attenzione del Perugia. Camilleri, invece, è un trequartista militante nel Giovanile Gela, che ha conseguito la vittoria del campionato provinciale. Giuseppe Rodoti, compagno di squadra di Camilleri, è sotto osservazione della Sampdoria. Sono loro i tre giovani gelesi che hanno accettato la proposta di Bessio e che hanno ben figurato dinanzi a rappresentanti di tante importanti società, alcune militanti in Serie A.  
“Lo definisco ‘progetto opportunità’, quelle che molti miei coetanei e molti ragazzi che ho allenato non hanno mai avuto. Parlo delle opportunità di confrontarsi con realtà ben più strutturate e di caratura superiore ma che, a mio avviso, sono inferiori rispetto alle possibilità dei talenti del nostro territorio - afferma Giovanni Bessio, promotore di questo movimento - se spesso molti non vanno avanti è perché il confronto con la realtà li porta a raggiungere categorie inferiori rispetto al potenziale giovanile o all’abbandono agonistico. Situazione totalmente diversa, invece, per chi al nord vive la fortuna di sperimentare il professionismo che inevitabilmente poi forgia atleti validi. Oggi, senza chiedere un centesimo, sogno un ponte Emilia-Sicilia con un progetto ben più ampio che parta da questa piccola prima esperienza. L’auspicio è di non fermarmi al comprensorio gelese, anche se avrà sempre la mia priorità”.

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