Gela. Ancora oggi, sono un pericolo costante, che non accenna a trovare vere soluzioni. I cani randagi si aggirano in diverse zone della città e solo pochi giorni fa, un’intera famiglia si è trovata a tu per tu con un branco, sul lungomare. Una giovane, appena ventenne, invece, venne aggredita nel giugno di tre anni fa, lungo il tratto di litorale, nei pressi del torrente Gattano. Riportò ferite alla gamba. I fatti vennero denunciati anche sui social. Per quanto accaduto alla giovane, però, pare che non sia stato possibile individuare responsabilità, neppure amministrative. Dopo l’avvio delle indagini, su denuncia della ragazza, i pm della procura hanno chiesto l’archiviazione. Una decisione che non ha convinto il legale, l’avvocato Sebastiano Pizzardi.
E’ stata presentata opposizione all’archiviazione, discussa questa mattina davanti al gip Marica Marino. Il legale della giovane ritiene che ci siano tutte le condizioni per approfondire le indagini, fino ad individuare delle responsabilità, eventualmente anche da parte dell’ente comunale. Toccherà al gip decidere e valutare se ci siano le condizioni per proseguire le verifiche.