Gela. Non è capace di intendere e di volere e il giudice del tribunale ha disposto l’assoluzione per un giovane, accusato insieme al padre di aver picchiato a sangue un altro ragazzo, parte civile con l’avvocato Rosario Prudenti. La vittima venne ripetutamente colpita.
Il perito, nominato dal giudice, ha però confermato che l’imputato, come spiegato dal difensore, l’avvocato Giovanni Cannizzaro, non era capace di intendere e di volere, a causa di problemi psichici. Il procedimento penale, invece, prosegue per il padre.