Gela. Nell’emergenza permanente a Palazzo di Città, anche Ghelas è diventata un’urgenza. Le dimissioni del sindaco Lucio Greco e i continui ribaltamenti di fronte sugli atti finanziari, avevano quasi messo in secondo piano la proroga per la municipalizzata. Va definita entro fine mese. I “responsabili” l’hanno inserita nella loro piattaforma politica, giustificando anche attraverso le scadenze per la multiservizi la scelta di non darsi all’opposizione intransigente, proiettata alla sfiducia senza se e senza ma. Il nuovo contratto Ghelas, che sembrava la consequenziale prosecuzione delle intese istituzionali, è invece una prospettiva ancora troppo lontana. Per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti Ghelas e dare respiro alla società, la giunta dovrà anzitutto procedere con la nuova proroga.
Un modus operandi obbligato dalla congiuntura finanziaria in atto in municipio ma che sicuramente, come ha più volte spiegato il manager Pietro Inferrera, non permette di programmare a lunga scadenza. Ipotizzare un rafforzamento dell’azienda, a partire dall’incremento del personale, è un’altra opzione allo stato non praticabile, almeno fino a quando non ci saranno conclusioni precise nel percorso di risanamento dei conti del municipio. Nei prossimi giorni, sarà ancora la proroga a tenere banco mentre la stabilità economica della multiservizi non pare essere intaccata.