Gela. L’approvazione del rendiconto 2021, in serata varato dalla giunta, dovrebbe fare da sprone nella catena degli atti finanziari, ponendo le basi per il piano di riequilibrio, volto ad evitare il dissesto del municipio. Le scadenze sono imminenti e non mancano i punti interrogativi. Tra questi, sicuramente, va annoverato il nuovo contratto della multiservizi Ghelas. La società condotta dall’amministratore Pietro Inferrera sta andando avanti con proroghe tecniche e quella in corso scadrà a fine mese. Le condizioni per un contratto pluriennale, al momento, non sembrano esserci. La crisi finanziaria del municipio ha assorbito risorse e personale. Il contratto della società in house potrebbe garantirle una programmazione a lungo termine. “La cosa certa è che per ora non ci sono le condizioni per il nuovo contratto – spiega Inferrera – io continuo ad attendere che sia l’amministrazione comunale a convocarmi per iniziare a discutere del contratto. In questa fase, si andrà avanti ancora in proroga. Fino a quando non ci saranno indicazioni precise dalla Corte dei Conti, il contratto non verrà stilato. Penso che la proroga verrà mantenuta fino a conclusione dell’anno”. Inferrera, nominato dal primo cittadino, ha ormai come obiettivo proprio il contratto. “Significherebbe dare a Ghelas un livello superiore – dice inoltre – capisco le difficoltà che sta attraversando l’amministrazione. Se dovessi riuscire ad arrivare al contratto entro fine anno, potrei decidere di presentare le dimissioni. Sarà poi l’amministrazione a valutare se accettarle o meno. Il prossimo anno ci sarà la scadenza elettorale per le amministrative e personalmente non sono addentro a queste vicende. Fino ad oggi, ho sempre riscosso favori sia dalla maggioranza sia dall’opposizione, proprio per come viene portata avanti la società”. Nessuno ha mai nascosto che il posto di amministratore dell’in house sia uno dei punti forti del sottogoverno municipale. Inferrera lo sa bene e con un’eventuale approvazione del nuovo contratto, nel rapporto con il Comune, potrebbe considerare concluso il suo mandato. “Sono valutazioni che farò – aggiunge – intanto vado avanti perché nessuno mi ha dato segnali contrari”.
La flessione di inizio anno è stata superata con lo sblocco delle somme dovute dal municipio, destinate a coprire i pagamenti dei dipendenti della società. Il bilancio è stato approvato. L’esiguità del personale e l’impossibilità di procedere con nuove assunzioni, rendono comunque difficile assicurare i servizi affidati alla municipalizzata. Sul nodo del contratto, la commissione sviluppo economico ha formalizzato un’interrogazione, che sarà esposta durante la prossima seduta di question time. Il presidente Rosario Faraci e gli altri componenti Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Pierpaolo Grisanti ed Emanuele Alabiso, in aula chiederanno al sindaco di esporre dettagliatamente le intenzioni amministrative rispetto proprio al nuovo contratto. In commissione, il dirigente Mario Picone ha ribadito che per ora non ci sono le basi per un nuovo contratto. Nel programma dei consigiieri, ci sono ulteriori incontri anche con il manager Inferrera. Per Ghelas, come dimostra ancor di più la fase di crisi finanziaria attraversata dal municipio, avere la certezza di un nuovo contratto potrebbe dare maggiori sicurezze e un quadro di servizi innovato. Rimane comunque invariato, invece, il dilemma di come attivare nuove assunzioni. Dalla commissione era già partita una proposta complessiva di rilancio dell’in house, approvata dall’assise civica, ma che non ha avuto attuazione.