Ghelas, opposizione cerca una linea comune: ci sarà una riunione interna
Il contratto è un passaggio dirimente per dare un futuro all'azienda, indipendentemente da altri capitoli, come quello dei rapporti di debito-credito, proprio con il Comune
Gela. Intorno al contratto della Ghelas multiservizi, atteso da anni allo scopo di superare l'ormai annoso regime delle proroghe, certamente si delineeranno strategie, anche politiche. Ieri, il sindaco Di Stefano e il segretario generale Curaba, davanti ai capigruppo consiliari, hanno fornito tutti i principali elementi alla base dell'atto, che andrà a riformare, profondamente, il rapporto tra l'ente comunale e la società, controllata per intero proprio dal municipio. La maggioranza del primo cittadino, in attesa di capire se la seduta si terrà già domani, dovrà confermare di essere compatta, per uno degli obiettivi primari della programmazione. L'opposizione non sembra avere intenzione di lanciare una sfida fine a sé stessa. Ieri, i consiglieri di minoranza hanno partecipato alla capigruppo. Vogliono però tentare di arrivare in aula con una posizione condivisa. Proprio per questa ragione si terrà una riunione interna. Sicuramente, i tempi stretti non soddisfanno gli esponenti che non fanno parte dell'alleanza del primo cittadino. Inoltre, c'è la consapevolezza che il contratto della multiservizi è comunque un provvedimento delicato, spesso monitorato dalla Corte dei Conti e dagli organi di controllo. Vanno bilanciati più fattori, a partire dalla tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. Il contratto è un passaggio dirimente per dare un futuro all'azienda, indipendentemente da altri capitoli, come quello dei rapporti di debito-credito, proprio con il Comune. A conclusione di una lunga trafila, l'aula consiliare definirà gli equilibri politici rispetto a Ghelas. Il parere dei revisori, atteso in queste ore, potrà essere un fattore capace di blindare o meno il voto.
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