Gela. L’hanno chiesto per mesi un incontro con i vertici della Regione nel tentativo di rivedere i capisaldi dell’accordo di programma, poi chiuso a venticinque milioni di euro. Un faccia a faccia tra sindacati e Musumeci che non ci sarà neanche durante la visita ufficiale del governatore in città. Il presidente arriverà venerdì per incontrare il commissario Rosario Arena. I sindacati, anche questa volta, dovrebbero rimanere fuori dal giro di riunioni. “Nessun invito – dice il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice – non siamo stati informati di nulla. Spero solo che non venga in città ad elogiare l’accordo di programma. Con le cifre messe a disposizione, ci sarebbe solo da vergognarsi”. Una linea che la triplice di Cgil, Cisl e Uil ha sostenuto in più occasioni, ritenendo del tutto inadeguata la copertura finanziaria messa a disposizione dal governo nazionale e da quello regionale. Non sono mancate le richieste ufficiali di incontro indirizzate alla giunta del governatore siciliano e firmate dallo stesso Giudice e dai segretari confederali di Cisl e Uil Emanuele Gallo e Maurizio Castania. Da Palermo, però, nessuna risposta è mai arrivata alle segreterie confederali. Silenzio sia da Musumeci sia dal suo vice Gaetano Armao.
Venticinque milioni di euro per più di venti comuni dell’area di crisi complessa sono ritenuti del tutto insufficienti anche da una parte delle forze politiche locali. La firma al ministero dello sviluppo economico è comunque arrivata alla presenza del ministro Luigi Di Maio e difficilmente potranno aprirsi varchi per rinegoziare termini e cifre dell’intesa. Le distanze tra il governo Musumeci e la triplice sindacale sembrano quasi incolmabili.
