Gela. C’è chi non si rassegna all’idea di un libero Consorzio lontano da Caltanissetta.
Gelensis Populus apre un nuovo importante capitolo, volto a riaggregare i comuni del territorio con l’inserimento di Mazzarino e Butera. Lo stop alla legge proposta dalla Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Antonello Cracolici, se da un lato mette in discussione la proposta legislativa, dall’altro, riapre i termini per la riforma degli enti intermedi in Sicilia, consentendo a Gela di poter coinvolgere le vicine città di Mazzarino, e Butera. Si tratta di comuni facenti parte di un territorio omogeneo al nostro, e storicamente legati a Gela, che non possono essere esclusi dalla creazione di un nuovo Libero Consorzio, ecco perché nei giorni scorsi una delegazione del nostro comitato ha deciso di incontrare i sindaci di queste due importanti realtà.
Il primo incontro ha riguardato la città di Mazzarino. E’ stato detto al primo cittadino che a causa dei tempi serrati dalla legge sui Liberi Consorzi, non era stato possibile coinvolgere il suo Comune, il quale, in quel periodo era sotto elezioni. Il turismo per Mazzarino, non può che essere legato alla già consistente ricezione balneare presente nel periodo estivo sul golfo di Gela. Il sindaco Vincenzo Marino ha voluto affermare che la linea programmatica del suo governo è quella di rappresentanza della sua comunità, e che qualunque decisione presa non potrà che coincidere con la volontà del consiglio comunale, espressione politica della città. “Quando si parlava di Liberi Consorzi, io coinvolsi i capigruppo dei partiti di Mazzarino, i quali ritennero di non prendere posizione in merito alla vicenda, tuttavia, la mia città sarà ben lieta di riesaminare la questione, se si dovessero riaprire i giochi. Mazzarino vuole riprendere il dialogo con i comuni del gelese”.
Nei prossimi giorni le associazioni aderenti a Gelensis, si recheranno a Butera per incontrare il sindaco Luigi Casisi. Gelensis Populus ritiene che un nuovo Libero Consorzio per Gela, non può escludere due città che noi riteniamo, “città Sorelle”.