Gela. Quasi un epilogo preconfezionato. Questo, secondo gli esponenti del comitato “Gela-Brainstorming”, si è verificato per Timpazzo. Al mattino, il sindaco Lucio Greco si è schierato davanti ai cancelli, simbolicamente, per impedire l’ingresso degli autocompattatori, che trasportavano i quantitativi supplementari di rifiuti; ma al termine dell’assemblea serale della Srr, ha detto sì al progetto, che per i prossimi quattro mesi prevede il conferimento fino a duecento tonnellate al giorno. “Fin dall’inizio, abbiamo nutrito dei dubbi sull’iniziativa del sindaco e di parte dell’amministrazione comunale, spaccata al proprio interno – spiega Eugenio Catania fondatore di “Gela-Brainstorming” ed ex assessore – ma non volevamo dare assist all’amministrazione, così da addossare colpe alla città per il fallimento della protesta, consueto modus operandi di questa giunta su diverse tematiche a partire dalla vergognosa situazione di degrado e di sudiciume della città. Quindi, abbiamo voluto presenziare con una delegazione. Sapevamo che il sindaco Greco si sarebbe dovuto allineare al diktat buterese, il sindaco Filippo Balbo infatti è presidente della Srr4”. Secondo gli aderenti al comitato, già le modalità di organizzazione della manifestazione facevano pensare ad un tentativo di non sollevare troppo chiasso mediatico. “Una manifestazione organizzata in sfida alla società civile della città – dice Davide Ferrara amministratore di “Gela-Brainstorming” – il sindaco non ha invitato nè i sindacati nè le sigle datoriali, per non parlare dei comitati civici e dei centri di aggregazione culturale. Non una sola chiamata è partita dall’ufficio di gabinetto del primo cittadino”. Concetto confermato anche da Marco Maniglia, altro amministratore di “Gela-Brainstorming”. “Per non parlare della carenza organizzativa. Nelle ore più calde – conferma Maniglia – senza un gazebo, senza acqua e senza logistica e trasporto dei cittadini. Ovviamente, la protesta è durata poche ore. Noi sapevamo a cosa stavamo andando incontro ed eravamo consapevoli che in realtà si voleva il fallimento della manifestazione”.
Per Flavio Di Francesco, a sua volta ex assessore e componente di “Gela-Brainstorming”, Greco ha dimostrato di non avere forza politica, neanche rispetto alle decisioni assunte dal cda della Srr4 e dal sindaco di Butera Filippo Balbo. “Il fallimento non c’è stato – ammette Di Francesco – ed ha costretto il sindaco a svelare il bluff. Nel pomeriggio, infatti, ha sostenuto la linea di autorizzare il conferimento dei rifiuti a Timpazzo. Noi possiamo capire che non si abbia il coraggio di contraddire il presidente della Regione Nello Musumeci per il taglio dei 33 milioni di euro. Possiamo capire che non si abbia il coraggio di alzare la voce, sempre contro Musumeci, per il porto. Ma non possiamo comprendere come non si abbia il coraggio di contraddire il sindaco di Butera sulla questione Timpazzo”.