Gela ancora sconfitto a tavolino, Melfa: “Basta, vogliamo rispetto”

 
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Gela. Oltre il danno la beffa per il Gela. Il giudice sportivo ha infatti inflitto lo 0-3 a tavolino sia alla squadra biancazzurra che al Vallelunga. Non solo. Ad essere squalificati solo due calciatori del Gela per due giornate, ovvero il centrocampista Giuseppe Fiore e il difensore Francesco Italiano. Squalificato fino a metà gennaio anche un dirigente del Vallelunga.

La partita è stata sospesa al 48′ del secondo tempo.

Nel suo rapporto il direttore di gara ha rilevato i seguenti episodi.

“Al 18′ della ripresa, dopo le reciproche intemperanze tra tesserati di entrambe le società, l’arbitro era costretto a sospendere temporaneamente la gara per cinque minuti”. E aggiungiamo noi prima che venisse battuto il calcio di rigore a favore del Gela.

“Ripresa la gara, al 48′ del secondo tempo, il signor Salvatore Mazzaresi, dirigente del Vallelunga, spintonava un calciatore avversario facendolo cadere a terra; nel contempo, a seguito del comportamento antisportivo di alcuni calciatori della società Amatori Gela, sostenitori del Vallelunga attingevano con sputi Gaetano Buttiglieri, tentando altresì di scavalcare la recinzione con l’intento di aggredire gli avversari;

Nonostante il tentativo da parte dell’arbitro di riportare la calma in campo, i tesserati di entrambe le società continuavano a spintonarsi e minacciarsi contribuendo a fare degenerare in modo incontrollabile la situazione, tanto da determinare la sospensione definitiva della gara. Successivamente Mazzaresi veniva inseguito da alcuni calciatori del  Gela tra i quali l’arbitro riconosceva Fiore, comunque fermato da un proprio dirigente; tutto poi si risolveva grazie all’intervento della forze dell’ordine presenti”.

Il giudice sportivo condivide la decisione dell’arbitro di sospendere definitivamente la gara e ritiene responsabile di entrambe le Società Vallelunga e Gela. Da qui la punizione ad entrambe le squadre per 3-0 a tavolino e la multa di 350 al Vallelunga e 200 al club biancazzurro.

Il presidente Maurizio Melfa però non ci sta e chiede più rispetto per il Gela. “Due giocatori squalificati e partita persa. I colpevoli sembriamo noi – dice – Non entrando nel merito della decisione del giudice Sportivo, per cui si sta valutando il ricorso, mi duole sottolineare come il Gela subisca spesso decisioni negative. Non pretendiamo nessun tipo di favoritismo ma quantomeno arbitri esperti, capaci di gestire, soprattutto fuori casa, contesti ostili e carichi di tensione. In queste prime trasferte abbiamo subito calci di rigore discutibili, gol in fuori gioco palesi (come domenica scorsa), comportamenti inaccettabili. Adesso anche la beffa della sconfitta a tavolino. Questa società, per il nome ed il blasone che rappresenta, chiede solo rispetto. Ci tuteleremo nelle sedi opportune per ottenerlo. Sul campo poi questi episodi dovranno darci la carica per reagire ancora con più determinazione”.

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