Gela. Il comitato tecnico scientifico per “Gela 2025” non ha ancora mosso passi ufficiali. Il comitato Gela-Brainstorming, coinvolto dal sindaco Di Stefano, ha inoltrato le prime proposte per costruire un percorso culturale che si leghi anche alle iniziative per Agrigento 2025. “E’ fatto noto e sicuramente nella piena cognizione di questa amministrazione comunale che ci sono meno di 80 giorni lavorativi a partire da “ieri” al 2025 e che quindi l’approccio della città di Gela per arrivare a cogliere l’opportunità deve essere pragmatico e privo di sofismi. A questo proposito bisogna incentrarsi sulle questioni fondamentali per raggiungere un minimo di potenzialità attrattiva per i visitatori che seguiranno a ritroso il viaggio di Aristonoo e Pistilo (i due geloi che fondarono Akragas 108 anni dopo la fondazione di Ghelas). Quindi,
fondamentale è per Gela avere qualcosa da far vedere al pubblico di visitatori, sarà fondamentale saper raccontare qualcosa ai visitatori e sarà fondamentale presentarsi in maniera decorosa all’evento. A questo proposito segnaliamo le azioni che l’amministrazione comunale dovrebbe mettere in campo per trasformare questa potenzialità in risultati tangibili:
1. ORGANO DI PRESSIONE PER APERTURA MUSEI
Occorre costituire un organo di pressione che solleciti la Soprintendenza di Caltanissetta e l’Assessore Regionale ai Beni Culturale in maniera professionale con tutti i mezzi e tutti i giorni a partire da subito. Non solo bisogna avere un gruppo di lavoro che solleciti l’ente competente all’apertura dei Musei in via ufficiale, ma bisogna strutturare un sistema che sia fatto anche di comunicati stampa e pressioni sull’opinione pubblica, affinché i
Musei siano aperti entro e non oltre il 30 novembre 2024. Bisogna sistematicamente ogni quindici giorni andare a Palermo e sollecitare di presenza gli uffici, quello di cui parliamo è una pressione costante su tutti i fronti e con tutti i mezzi disponibili.
2. SOLLECITARE OPEN FIBER, SOPRINTENDENZA E MINISTERO BENI
CULTURALI ALLA CHIUSURA DEL MUSEO STRADALE DI VIA DI BARTOLO
È importante il ritrovamento di Via Di Bartolo al pari del progetto di valorizzazione museale di Open Fiber. Ad oggi, non si hanno tempi certi per la realizzazione di questo importante progetto e a parere nostro questo deve essere fruibile entro il 30 novembre 2024.
3.ORGANIZZARE UNA MOSTRA COMUNALE PERMANENTE COMUNALE SULL’IDENTITA’
L’Amministrazione Comunale dovrebbe avere un proprio Museo civico sull’identità, questo per evitare di essere privi di luoghi di visita ed avere il controllo almeno su una attrazione. Lo potrebbe fare a costo zero mettendo a disposizione un locale comunale e invitando artisti ed associazioni ad esporre le proprie opere sull’identià della città (servono 12 mesi di disponibilità delle opere). L’associazione può mettere a disposizione il “Toro di Gela” e un’altra opera monumentale con le informazioni grafiche per allestire un padiglione della mostra.
Sicuramente è a conoscenza dell’amministrazione comunale che nei locali di
Palazzo di Città ci sono delle riproduzioni in legno della Gela antica nei locali dell’Ex Azienda Soggiorno e Turismo, oltre che la presenza di tante opere d’arte nascoste nei meandri degli uffici che potrebbero arricchire una mostra dedicata all’identità gelese.
4. ORGANIZZARE UN TEAM DI ASSOCIAZIONI PER LE GUIDE CULTURALI
Bisogna creare una “short-list” pubblica di associazioni e di professionisti capaci e disponibili per accompagnare i visitatori nei siti culturali, compresi ovviamente i Musei.
5. RECUPERARE IL SITO DELLE TERME GRECHE DI CAPOSOPRANO E RENDERLO PRESENTABILE
Il sito dei “bagni greci” bisogna renderlo presentabile, l’Associazione Gela
Brainstorming ha già avviato un interlocuzione con la Direzione dell’Ospedale di Gela per cambiare la tettoia e rendere tutto visivamente presentabile e fruibile.
6. INFRASTRUTTURE “PUNTI LUCE” E PASSERELLE PROVVISORIE NEI SITI ARCHEOLOGICI
Il Sito archeologico delle mura di Caposoprano, dell’Acropoli e soprattutto dell’emporio di Bosco Littorio non sono fruibili dai portatori di handicap ed in alcuni casi neanche dai normo dotati. Servono dei percorsi anche con passerelle amovibili (quelle da spiaggia) per consentire alle carrozzine di raggiungere i siti. Nelle zone esterne dei siti non ci sono i marciapiedi e percorsi pedonali per arrivare ai siti dai parcheggi in sicurezza e quindi bisognerebbe realizzare i marciapiedi e rendere presentabili dall’esterno i siti archeologici. Nell’area dell’acropoli sarebbe necessario un percorso coperto e/o ombreggiato o almeno delle stazioni di osservazioni ombreggiate per rendere fruibile il sito. Si potrebbero aggiungere delle postazioni per ammirare il panorama anche con cannocchiali e non lo diciamo più i siti potrebbero essere arricchiti da opere d’arte di artisti locali. Infine, si potrebbe chiedere ad Enel di approntare gratuitamente un punto luce per l’area delle mure di Caposoprano e nell’acropoli. In modo da avere un’infrastruttura luce per l’organizzazione di spettacoli in modo da non dover affittare per forza il gruppo elettrogeno che fa lievitare i costi di organizzazione degli eventi nel sito.
RENDERE VISITABILE PALAZZO DI CITTÀ E IL BELVEDERE DELLA TORRE DELL’OROLOGIO
Il Comune è pieno di opere d’arte di Solito, di Insulla e non solo, bisogna rendere questo
patrimonio visitabile. La Torre dell’Orologio potrebbe essere un’attrazione ed un belvedere, bisogna renderla visitabile anche con biglietto.
8. NUMERO INFORMAZIONI TURISMO E SITO ISTITUZIONALE
Nella sezione turismo presente nel sito istituzione del Comune di Gela bisogna inserire un numero per le informazioni in cui prendere informazioni su apertura siti, luoghi di interesse, associazioni per le visite culturali (ci sono tanti dipendenti di fascia A e B che possono con dignità svolgere questo compito). Ovviamente nella sezione sul sito devono esserci le informazioni riguardanti i siti archeologici, le associazioni per le guide culturali e soprattutto bisogna recuperare il canale ufficiale turismo gela del Comune.
9. LISTA ADERENTI AL PROGETTO “MENU’ GELESE”
La città non deve fornire solamente una esperienza visiva al visitatore, ma anche
un’esperienza di gusto tipico di prodotti tipici. A tal proposito invitiamo l’amministrazione comunale ad invitare i ristoratori di Gela ad aderire al progetto di “Menu’ Gelese”.
10. SCUOLE E PROGETTO “NUOVA TOPONOMASTICA”
E’ arrivato il momento di ripensare alla toponomastica della Città e coinvolgere le
scuole in un grande progetto culturale e sociale di scoprire le proprie origine, elaborando un piano di una nuova toponomastica che rappresenti il nostro territorio.
11. RIPRODUZIONE DELLE OPERE GELESI PRESENTI IN ALTRI MUSEI
Vista la nota presenza di molte opere gelesi in altri musei del mondo, sollecitare gli artisti locali in una chiamata pubblica alla riproduzione delle opere più importanti ritrovate a Gela (ad esempio la triscele) per donarli al Museo Archeologico Regionale di Gela.
“Queste sono le nostre idee per preparare la città all’evento e far trovare qualcosa ai turisti che decideranno di seguire a ritroso i passi dei fondatori di Agrigento e non ritrovare una città che non offre nulla al visitatore. Sicuramente ci saranno altre cose. Già sperare di fare queste dieci azioni sarebbe tanto”, fanno sapere dal comitato attraverso il presidente Davide Ferrara.
Ottime idee, aggiungerei un
restyling della facciata del palazzo di città per dare piu’ luminosità alla pietra di Comiso, il alcune aree è annerita dalle azioni del tempo , una casa delle farfalle attrazione per studenti e famiglie , e un orto botanico.Gela ha un microclima diverso rispetto ad altre aree della Sicilia sarebbe luogo ideale per far crescere piante di ogni genere, anche questo sarebbe attrattivo ai visitatori ricordo che sulla costa gelese cresce l’unica pianta al mondo la Leopolda gussoney abbiamo molto da far vedere si potrebbe incominciare a pensare da subito per farci trovare pronti , magari l’orto botanico richiede tempo , ma iniziare è tanta roba