Gela. “Non vogliamo essere complici di maltrattamento da parte del Comune nei confronti di questi poveri animali indifesi. Non è escluso che avanzeremo una denuncia penale”.
Interviene con queste parole di accuse Massimo Greco, l’animalista presidente dell’associazione Lida Gela che dal 13 novembre scorso ha in cura i gatti sequestrati dalla procura a due coniugi per le cattive condizioni di mantenimento.
La situazione di maltrattamento, a detta di Greco, rischia di ripetersi anche nei locali comunali dell’ex mattatoio messi che ospitano anche l’anagrafe canina.
“Ospitare i gatti in queste condizioni – accusa la Lida – presuppone il reato di maltrattamento. I locali messi a disposizione non hanno le caratteristiche per ospitare un numero cosi elevato di felini.
L’aria è garantita solo da una piccola feritoia che non consente agli animali di vedere la luce. Abbiamo dovuto apportare modifiche e ottimizzare, nel limite delle nostre possibilità economiche, la struttura realizzata per la degenza di cani.
Abbiamo chiesto l’assistenza medica veterinaria all’Asp di competenza, la quale ha effettuato una visita il terzo giorno successivo al sequestro, ha dato delle diagnosi senza per questo consegnarci i farmaci da somministrare per le cure prescritte.
Non ci sono state altre visite da parte dei medici dell’Asp. Ad oggi nessun intervento ne’ programmazione ci e’ stato comunicato da parte del settore ambiente del comune”.
