Gela. Quattro imputati vanno a giudizio, fissato a maggio del prossimo anno. Erano accusati di aver materialmente riattivato una linea delle condotte di Enimed, ormai vetusta, prelevando flussante, pare poi stoccato in un magazzino di contrada Disueri, in territorio di Butera. Il gup Martina Scuderoni ha emesso la decisione nei riguardi di Rocco Ferracane, Vincenzo Antonio Tosto, Salvatore Di Caro e Giuseppe Di Caro. Secondo la procura, in aula con il pm Luigi Lo Valvo, sarebbero stati prelevati non meno di 510 mila litri. Il giudice ha invece disposto il non luogo a procedere, assolvendo i manager di Enimed Eugenio Lopomo, Andrea Mazari e Calogero Carlo Longo. “Il fatto non costituisce reato”, così si è espressa il magistrato a conclusione dell’udienza preliminare. Per l’accusa, sarebbero stati “consapevoli del carattere vetusto delle tubazioni che trasportavano il flussante” e “delle falle”. Ancora, avrebbero saputo della mancanza dei sistemi a protezione e della non corrispondenza tra i quantitativi di flussante in entrata e quelli immessi nei pozzi per l’estrazione del petrolio. Stando agli inquirenti, avrebbero sottratto “al pagamento delle accise” ingenti quantitativi di flussante, “ricevuti in regime di sospensione di imposta”, almeno per tre anni. Le difese hanno respinto ogni addebito a carico dei manager della multinazionale che ebbero incarichi nella struttura locale di Enimed.
In precedenza, erano state accolte eccezioni difensive di incompetenza territoriale per altre posizioni. Gli atti così sono stati trasmessi alle procure di Enna, Ragusa e Caltagirone. Tra gli imputati c’erano Bruno Varacalli, Domenico Varacalli, Giovanni Cantelli, Calogero Di Sano, Pietro Fiorino, Giuseppe Licitra, Orazio Sosi, Salvatore Terranova, Salvatore Zuccala’ e Salvatore Alabiso. Enimed ha formalizzato la costituzione di parte civile, ritenendosi danneggiata. Il legale dell’azienda ha concluso per il rinvio a giudizio. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Nicoletta Cauchi, Ivan Bellanti, Orazio Rinelli, Carmelo Tuccio, Giovanni Cannizzaro, Fulvio Simoni, Giovanni Paolo Accinni, Simona Maugeri, Salvatore Giardina, Liborio Sciagura, Vincenzo La Malfa, Biagio Pace, Vincenzo Pirracchio, Carmelo Drago, Vito Melfi e Nunzio Citrella.