Gela. Lascia gli arresti domiciliari e sarà sottoposto al solo obbligo di firma. Il cinquantottenne Angelo Iapichello si è presentato davanti al giudice Ersilia Guzzetta. L’udienza. Sono stati i carabinieri ad arrestarlo all’uscita dalla raffineria Eni di contrada Piana del Signore. E’ accusato di aver rubato materiale per oltre seimila euro. Nella sua abitazione, inoltre, è stata ritrovata ulteriore refurtiva che, stando agli investigatori, proverrebbe dai cantieri della fabbrica. Iapichello, però, ha negato tutte le contestazioni. Il materiale ritrovato nell’abitazione, infatti, sarebbe di sua proprietà mentre quello presente sull’auto di servizio era destinato ad essere smaltito in discarica. Difeso dagli avvocati Giacomo e Maria Elena Ventura, l’operaio ha confermato di non aver mai subito contestazioni all’interno dei cantieri dello stabilimento Eni durante gli oltre dieci anni di servizio. La procura ha chiesto proprio l’obbligo di firma e la difesa ha cercato soprattutto di ridimensionare le accuse. L’arresto è comunque stato convalidato.