Gela. Hanno scelto di patteggiare, dopo le gravi accuse che gli venivano mosse. Salvatore Riccelli ed Emanuele Maganuco, arrestati negli scorsi mesi dai carabinieri con l’accusa di furti all’interno dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, hanno definito le loro posizioni. Dipendenti di una società esterna, al momento del blitz dei militari lavoravano in ospedale. Avrebbero rubato anche derrate alimentari. I legali che li assistono, gli avvocati Giuseppe Cascino e Francesco Minardi, hanno definito il patteggiamento, con pena sospesa. I pm della procura, lo scorso gennaio, avevano chiesto e ottenuto il giudizio immediato, ritenendo del tutto provate le contestazioni nei confronti dei due coinvolti. Durante le perquisizioni, i carabinieri a Riccelli sequestrarono anche una pistola.
I vertici Asp, la scorsa settimana, hanno deliberato la costituzione di parte civile, basandosi sul decreto che aveva disposto il giudizio immediato. L’Azienda sanitaria provinciale si ritiene danneggiata da quanto accaduto e ha affidato l’incarico all’avvocato Anna Comandatore. Le difese hanno però optato per il patteggiamento.