Gela. Fu impossibilitato al pagamento di quanto dovuto all’erario come acconto Iva e ritenute, a causa di una serie di ritardi nei versamenti da parte dell’Ato rifiuti, per conto del quale la sua azienda operava. Il giudice Antonio Fiorenza ha assolto l’imprenditore Giuseppe Romano, titolare della Roma Costruzioni. Secondo l’iniziale accusa, non avrebbe versato somme per circa ottocentomila euro. Pendenze ricostruite per l’anno di imposta 2011. In dibattimento, però, la difesa è riuscita a dimostrare che non ci fu alcuna intenzione di evadere il fisco. I legali dell’imprenditore, gli avvocati Joseph Donegani ed Emanuele Manganuco, hanno parlato di “difficoltà” dovute proprio ai ritardi nei pagamenti da parte della committente, in questo caso l’Ato rifiuti. In quel periodo, la Roma Costruzioni operava nell’appalto per la raccolta rifiuti in città. E’ emerso inoltre che l’imprenditore, una volta ottenute le spettanze previste, iniziò a ripianare il debito con il fisco, fino a coprirlo per intero. Tutte ragioni che hanno spinto il pm Pamela Cellura a chiedere l’assoluzione.
Il giudice ha dato seguito alle indicazioni arrivate sia dai banchi dell’accusa che da quelli della difesa, emettendo un dispositivo favorevole all’imprenditore, che aveva già ottenuto una decisione analoga, ma per un altro anno di imposta.