Gela. Quattro anni fa, durante le prime settimane dell’emergenza Covid, venne fermato da agenti di polizia in borghese, fuori dalla sua abitazione nonostante le restrizioni. Per quanto accadde, l’imputato finito a processo è stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale, violenza e mancato rispetto dei provvedimenti allora emessi per prevenire il contagio. Al termine del giudizio, l’accusato è stato assolto dal giudice Fabrizio Giannola. “Il fatto non sussiste”, questa la formula del dispositivo letto in aula dal magistrato. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale e nelle conclusioni, la difesa sostenuta dall’avvocato Francesco Incardona ha ribadito che non ci fu violenza: l’imputato consegnò i documenti agli agenti per l’identificazione, ha riferito il legale. Venne trovato in prossimità della propria abitazione.
Secondo il difensore, inoltre, non sono emersi i presupposti normativi per ritenere che ci fosse stata una violazione dei precetti. L’assoluzione ha chiuso il procedimento di primo grado.