Gela. Non è più il “caro” estinto. Con la crisi bisogna fare i conti anche per organizzare un funerale. Lo sa bene Salvatore Rizzo, titolare dell’omonima agenzia funebri trasferita da qualche giorno in via Generale Cascino.
Lui ha pensato di promuovere la sua attività ricorrendo ad uno slogan non solo originale. “Funerali per tutte le tasche” recita il messaggio inciso sia nell’insegna della sua attività funebre che in tutti i manifesti pubblicitari pronti a tappezzare la città.
“Oltre lo slogan il risparmio è garantito – assicura Totò Rizzo – Siamo nelle condizioni di prospettare un funerale dignitoso ma a buon prezzo. Per risparmiare bisogna sapere scegliere – precisa il titolare dell’agenzia funebri – Siamo decisi a fornire tutte le informazioni possibili.
C’è da fare i conti con la crisi. Oggi si stenta a sopravvivere. Dopo 40 anni di attività è la prima volta che gli sconti investono anche l’organizzazione dei funerali. Adesso è bene adeguarsi e decidere di fare i conti in tasca alla gente che vuole risparmiare. Se questa crisi dovesse continuare sarebbe dura inventarsi nuove strategie per andare avanti”.
L’agenzia Rizzo sembra avere le idee chiare e in fatto di funerali a basso costo sa bene dove operare i “tagli” per risparmiare.
“E’ possibile evitare i cortei – commenta Totò Rizzo – perché una volta il trasporto a spalla del defunto lo facevano direttamente i familiari per rendere omaggio alla persona passata a miglior vita. Adesso siamo tutti uguali. Naturalmente bisogna accontentarsi nella scelta della cassa. Con questi accorgimenti un funerale economico costa 2200 euro – sottolinea – e prevede quasi tutto.
Dal trasporto con carro funebre, servizio in chiesa e manifesti. Con un piccolo supplemento è possibile avere anche il cuscino di fiori. Naturalmente i funerali economici non sostituiscono quelli per i più esigenti. In quel caso tutto resta invariato e il prezzo, in certe circostanze, può anche raddoppiare. Chi riesce a sbarcare il lunario con una certa tranquillità, può scegliere la cassa tipo americana e non rinuncia al corteo a spalla accompagnato dai lamenti e dalla banda musicale”.