Gela.Per Filippo Franzone non ci sono più dubbi. “Il referendum è valido e legittimo. Non è più tempo di chiacchiere”: Il 13 luglio 24.000 gelesi hanno preso una importante decisione: SI, all’adesione al Libero Consorzio di Comuni di Catania.
Una percentuale del 99,2 favorevoli alla grande svolta. “Non è stato facile portare, in piena estate, questa enorme mole di gente a votare, forse se si svolgeva in una giornata e mezza, avremmo sicuramente superato il 50%, ma lo statuto comunale non lo permette, ma questi rimarranno dubbi”.
“Il successo c’è, in estate nessuna votazione ha ottenuto, in un solo giorno, più di 24.000 elettori. Ultranovantenni, ammalati e disabili, uomini e donne, giovani, si sono recati ai seggi per dare il loro contributo, sono stati presenti ad un importante appuntamento con la storia. C’è stata, una incomprensione della L.R. 8/14, che ha sviato la nostra attenzione fino all’ultimo (del resto siamo cittadini impegnati a promuovere lo sviluppo del territorio), il fatto che, per le modalità di svolgimento rimanda ai rispettivi statuti comunali, Statuto quello di Gela, che prevede il quorum, però, per il referendum Consultivo.
Quello che la L.R. 8/14 richiede espressamente, è invece un referendum confermativo, la stessa cosa che è stata inserita dal Consiglio Comunale nella Delibera prodotta il 28 maggio 2014. Il referendum confermativo non prevede alcun quorum, quindi chi si è recato a votare, esercitando un diritto conquistato nei secoli e un dovere nei confronti di tutta la collettività, ha deciso, lo ha fatto senza esitazione (99,2% il SI).
L’ipotesi di validità è stata dichiarata da parecchi esperti, tra tutti il Prof. Salvatore Curreri, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale secondo cui “L’esito del referendum è quindi valido e legittimo”.
Ma oltre ad autorevoli interventi del mondo giuridico, anche alcuni interventi del Legislatore siciliano vanno nella stessa direzione. Due Deputati regionali del Movimento Cinque Stelle, movimento che ha presentato l’emendamento per l’inserimento del referendum confermativo nella L.R. 8/14, il Presidente del Gruppo all’Ars Giancarlo Cancilleri di Caltanissetta ed il Capogruppo M5S all’ARS Francesco Cappello di Caltagirone, hanno pubblicamente sostenuto:
“Il referendum confermativo al cui esito favorevole è subordinata l’efficacia della delibera comunale approvata dai 2/3, proprio perché confermativo, non prevede alcun quorum. Il rinvio agli statuti comunali riguarda le modalità del voto, sotto il profilo organizzativo e dei costi a carico dei comuni interessati. Anzi, noi del Movimento 5 Stelle siamo promotori materiali dell’abolizione del quorum anche in occasione dei referendum abrogativi e consultivi. I referendum non devono richiedere alcun quorum, ma ci dev’essere solo l’interesse del cittadino a partecipare, esprimendosi con Si o con un No. Chi non vuole partecipare, demanda agli altri”.
“Quindi, tutto va nella giusta direzione – conclude Franzone – ora dobbiamo andare avanti, uniti, perché i tempi sono strettissimi, si riprende a lavorare sodo, si riparte dai comuni del circondario che hanno atteso Gela, si attende adesso la proclamazione ufficiale dei dati da parte del Comune di Gela. Non è più tempo di chiacchiere né di polemiche, tutto il resto rimandiamolo a dopo il 28 settembre, giorno in cui si chiuderanno per Legge i termini per il cambio di Consorzio”.