Gela. “La differenza con i competitor? Noi il programma lo abbiamo stilato per realizzarlo e non come semplice formalità”. Filippo Franzone, in serata nella sua sede elettorale in corso Vittorio Emanuele, ha passato al setaccio, punto per punto, il progetto per la città, strutturato qualora dovesse diventare sindaco. I sostenitori e i candidati hanno seguito l’iniziativa. I cavalli di battaglia della sua esperienza nella società civile non mancano, con in testa il passaggio alla Città metropolitana di Catania, nel rispetto dell’esito referendario. Portualità da far evolvere secondo le esigenze del territorio, un “positivo confronto con Eni” per risanare e completare le attività di smantellamento e bonifica degli impianti dismessi, e ancora scuola, agricoltura e comunità energetiche, sono alcuni degli aspetti riportati nel programma illustrato da Franzone, insieme agli assessori designati e ai suoi sostenitori, civici e non, come l’ex assessore Francesco Salinitro, che si è soffermato su quelle indicate come storture nella scelta del passaggio all’Autorità portuale della Sicilia occidentale. Il capitolo urbanistica è un altro tassello che per Franzone va rivisto in profondità, attivando tutti i piani collaterali al prg.
La lista per Franzone guarda inoltre ad una città che sia ospitale per i turisti ma che al contempo punti sulla propria storia e sull’archeologia, rigenerando tutti i siti locali. Non sarà una corsa facile, stretta tra coalizioni assai consistenti e rafforzate dai partiti. Il gruppo punta però direttamente al rapporto con la città, che ritiene di rappresentare pienamente, fuori dalla politica ortodossa.