Fotovoltaico e investimenti, atti alla commissione regionale: spunta maxi parco a Badia

 
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Una delle aree di quello che sarebbe dovuto essere il cantiere del polo "Ciliegino"

Gela. La corsa alle autorizzazioni per maxi impianti fotovoltaici, in realtà veri e propri parchi per la produzione di energia, non si ferma. Il territorio locale, come capita ormai da diversi anni, sembra essere al centro delle attenzioni di molti gruppi del settore. Dopo il flop del polo “Ciliegino”, che doveva essere l’esempio europeo per il connubio tra la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’attività agricola, si sono susseguite le richieste e i tentativi di rilevare l’intero progetto, compresi i terreni. Ad oggi, l’amministrazione comunale ha ripreso in mano le procedure e l’obiettivo sarebbe arrivare ad un nuovo polo agro-energetico. Il sindaco si è affidato, come esperto, all’ex dirigente regionale Salvatore D’Urso. A Palermo, intanto, sono arrivate le carte di altri due potenziali maxi investimenti. In entrambi i casi, prima di far partire le procedure di verifica Via-Vas, i funzionari dell’assessorato territorio e ambiente hanno richiesto i pareri alla commissione tecnica specialistica, che dovrà pronunciarsi. Un’istanza, per ottenere tutte le autorizzazioni, è stata inoltrata dalla Vei Greenfield 1 srl, con sede a Milano. La società punta su un’area da diciotto ettari, in contrada Albanazzo. In base a quello che si legge nelle carte depositate in Regione, l’investimento complessivo si aggira intorno ai sei milioni di euro, per un progetto da oltre 8 Mw. E’ prevista l’installazione di quasi 24 mila moduli per la produzione di energia fotovoltaica. Negli ultimi anni, sono stati innumerevoli i tentativi di replicare, più o meno in grade stile, quelle che erano le iniziali intenzioni dietro al polo “Ciliegino” di Agroverde, poi del tutto naufragato. Un parco per la produzione di energia, addirittura di portata superiore a quella inizialmente preventivata nelle contrade Cappellania, Sant’Antonio e Tenuta Bruca, è nei programmi della Pv Freyr srl, che ha sede a Valguarnera Caropepe, nell’ennese. Anche in questo caso, tutte le carte sono state depositate in Regione e c’è stata la trasmissione alla commissione tecnica specialistica, per il rilascio del parere.

La previsione è di un parco da 87Mw, per un investimento di circa 50 milioni di euro. L’area dove potenzialmente dovrebbero essere installati almeno 169 mila moduli è in contrada Badia Collegio. La parola passa alla Regione, che dovrà valutare l’effettiva consistenza dei due progetti.

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