Gela. “E’ una protesta di popolo, nessuno dovrà imporre chiusure agli esercenti o bloccare vie di transito. Siamo con la gente e non contro”. Vincenzo Cafà, tra gli esponenti locali del movimento dei Forconi, ribadisce tutte le motivazioni che sono alla base della nuova mobilitazione.
“Questa volta – spiega – agiremo a livello nazionale. In città, inizieremo la sera dell’otto dicembre con un presidio nella zona della rotonda di via Venezia. Il giorno successivo abbiamo già organizzato un corteo che partirà da piazza Umberto I. Tutti sono invitati. Nessuno esporrà bandiere di partito. Scendiamo in strada perché tutti stanno soffrendo gli effetti della crisi. Con noi ci saranno anche i commercianti”.
In Sicilia, già altri esponenti del movimento hanno preannunciato di aderire alla mobilitazione. “Sicuramente – continua Cafà – si fermeranno gli autotrasportatori. Nessuno bloccherà le strade ma, ovviamente, con i tir fermi anche i rifornimenti di carburante e derrate alimentari rallenteranno”.
I Forconi, insieme alle altre organizzazioni aderenti, chiedono riposte al governo regionale e a quello nazionale. “Non ci fermeremo – conclude Cafà – senza segnali positivi dalle istituzioni. E’ la gente che li chiede”.
