Gela. Sulla carta, sono disponibili 45 milioni di euro, che potrebbero arrivare dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell’ambito del programma “Qualità dell’abitare”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano ha dato mandato agli uffici di procedere e l’amministrazione comunale ha approvato una delibera in tal senso. Sono partiti tavoli di confronto sia con la commissione sviluppo economico che con quella urbanistica. Pare essere stato definito il primo blocco di idee progettuali, da proporre al ministero. Gli eventuali finanziamenti (se ne possono chiedere non più di tre) dovrebbero coprire interventi di riqualificazione, anzitutto nel quadrante urbano che va da via Niscemi (dove si prevede la riqualificazione del mercato ortofrutticolo) fino all’ex scalo ferroviario a ridosso di via Falcone, con un importante sito archeologico. “In quell’area – dice Di Stefano – stiamo pensando di concentrare gli interventi anche sullo stadio “Presti” e sullo spazio mercatale di via Madonna del Rosario, così da attrezzarlo. Si potrebbe effettuare una riqualificazione anche sulle abitazioni di edilizia popolare che ricadono sempre in quella stessa zona”. Sono pochi i Comuni siciliani che hanno risposto agli avvisi del programma “Qualità dell’abitare” e potrebbero aprirsi spazi concreti per ottenere almeno uno dei tre finanziamenti disponibili. Significherebbe arrivare ad una cifra complessiva di quindici milioni di euro. “Abbiamo interlocuzioni, anche informali, con il ministero – aggiunge Di Stefano – le possibilità sembrano esserci e sarebbe importante ottenere somme di quel tipo”. Di Stefano sta valutando con i tecnici altre possibilità, come quella di proporre progetti per l’area di Ospizio Marino.
“Vogliamo verificare se ci siano le condizioni per intervenire sulla Conchiglia e sull’ex pontile sbarcatoio”, aggiunge. Al momento, si tratta di idee progettuali, che a breve dovranno essere formalizzate e trasmesse al ministero, per dare seguito all’intera procedura. Intanto, gli uffici del Comune hanno provveduto all’aggiornamento della piattaforma “Caronte”, che rischiava di bloccare il rilascio dei decreti di finanziamento regionali su alcuni progetti coperti con i fondi di “Agenda Urbana”. I ritardi, come ha spiegato Di Stefano, riguardavano dati dei progetti del “Patto per il Sud”, che però hanno indotto i funzionari palermitani a stoppare anche il rilascio dei decreti di “Agenda Urbana”, che a questo punto la prossima settimana potrebbero essere sbloccati.