Gela. Buona la prima per gli otto ricercatori spagnoli che sono stati in città grazie alle attività del centro Internazionale Studi del Mediterraneo, M.I.C.O.S. Gli studenti provenienti dall’università di Cadice, convenzionata al centro studi, hanno ricevuto nell’aula consiliare
di Palazzo di Città gli attestati riconosciuti dalla soprintendenza del mare che certificano la loro frequenza e preparazione ai corsi di introduzione di archeologia subacquea. L’università ha aderito al polo multidisciplinare dedicato alla ricerca scientifica, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale gelese e mediterraneo. Soddisfazione da parte del primo cittadino e degli archeologi che hanno partecipato ai corsi.
Si tratta di un progetto appena nato che mira a far diventare Gela, un vero e proprio punto di riferimento del Mediterraneo. “E’ nato finalmente un connubio tra un’istituzione spagnola e il mondo archeologico e culturale siciliano- ha detto l’archeologo Federico Fazio- il seminario ha sortito gli effetti desiderati, questo è solo l’inizio di una serie di progetti che vorremmo portare a termine, stiamo già pensando di avviare un Master che porti gli studenti proprio in questa terra”.
Già a settembre ci saranno altri studenti della libera università di lingue e comunicazione Iulm di Milano. L’auspicio del Sindaco Angelo Fasulo è fare in modo che la testimonianza di questi otto ricercatori, entusiasti delle bellezze gelesi, arrivi in tutta Europa, incrementando il turismo. Il progetto, patrocinato dalla Regione e dal Comune è promosso da Giuseppe La Spina.