Gela. Si sarebbero finte assistenti sociali comunali per entrare all’interno di appartamenti abitati da anziani, derubandoli dei loro averi. Anziani presi di mira. Alla fine, però, per due donne, Giuseppa e Fortunata Sesta, è scattata l’assoluzione. La decisione è stata pronunciata dal giudice Manuela Matta. Nel corso del dibattimento a loro carico, infatti, sarebbero emerse una serie di contraddizioni rispetto all’effettiva identità. Dubbi che hanno spinto il magistrato a optare per l’assoluzione. Molto più dure, invece, erano state le richieste della pubblica accusa rappresentata in aula dal pm Giampiero Cortese. La condanna a tre anni e sei mesi di detenzione è stata chiesta per Fortunata Sessa; a tre anni, invece, per Giuseppa Sessa. Le due, con lo stesso stratagemma, ovvero quello di fingersi assistenti sociali avrebbero preso di mira diversi anziani tra Butera e Gela. Fortunata Sessa, stando agli inquirenti, non era nuova ad azioni di questo tipo. In passato era stata arrestata in altre province siciliane e non solo.