Gela.Avvisi di garanzia per il commissario liquidatore dell’Ato Cl2, Giuseppe Panebianco, e l’imprenditoreNuccio Li Pomi, socio della Multiservices, della General Service e di una ditta individuale. Sotto i riflettori la manutenzione ordinaria e straordinaria della discarica di Timpazzo. Il reato ipotizzato è quello di truffa.
L’indagine ha preso spunto a febbraio. La polizia acquisì diversi documenti inerenti sia le transazioni con le società, ma anche su patrocini e sponsorizzazioni di spettacoli musicali, manifestazioni culturali, sportive e festeggiamenti popolari.
Gli uffici dell’Ato ambiente Cl2 rimasti bloccati per buona parte della giornata di ieri. Gli accessi sono stati impediti da una visita dei militari della guardia di finanza. Gli investigatori, infatti, sono arrivati in contrada Brucazzi per effettuare controlli tra gli uffici amministrativi dell’ente diretto dal commissario liquidatore Giuseppe Panebianco.
Gli accertamenti, stando a quanto trapela, avrebbero avuto ad oggetto una parte delle documentazione conservata nella sede dell’ente. I militari della guardia di finanza sono arrivati durante le prime ore del mattino: hanno lasciato contrada Brucazzi solo dopo aver concluso la loro attività. Non è ancora chiaro, però, se la visita si leghi ad un’attività d’indagine più ampia avviata dagli investigatori. Di certo, soprattutto negli ultimi tempi, la gestione dell’ambito territoriale ottimale, competente nel definire l’intero ciclo dei rifiuti in città e non solo, è diventata sempre più complessa. Solo alcuni mesi fa, lo stesso commissario liquidatore Giuseppe Panebianco aveva presentato le proprie dimissioni sul tavolo del consiglio d’amministrazione dell’Ato. Una decisione, però, che trovò la netta opposizione da parte dei membri del cda. Quasi in contemporanea, i militari della guardia di finanza si sono recati a Palazzo di Città: anche in questo caso, per effettuare controlli su documenti relativi alla gestione del ciclo dei rifiuti. Sono stati gli operatori dell’Ato ambiente Cl2 a consegnare la documentazione richiesta nelle mani dei militari della guardia di finanza. Accertamenti dei finanzieri, anche in passato, sono andati in scena nella sede dell’ente.