Finanziamenti, atti Unione Comuni in consiglio: si deve chiudere entro fine mese

 
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Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito e il dirigente Antonino Collura

Gela. La fase in atto si conferma quella decisiva per i finanziamenti della nuova programmazione 2021-2027. Entro fine giugno, senza possibilità di proroghe, bisognerà strutturare a pieno regime l’Unione dei Comuni. E’ il nucleo fondamentale dell’Area urbana funzionale, coordinata dal Palazzo di Città ma che annovera anche i Comuni di Niscemi e Butera. Questa mattina, il gruppo di lavoro, il dirigente Antonino Collura e i referenti dei tre Comuni, compreso l’assessore Francesca Caruso, hanno fatto il punto della situazione sulla strategia che dovrà essere delineata con i progetti destinati ai finanziamenti. La Regione difficilmente concederà deroghe. L’Unione dei Comuni, il cui statuto è stato varato dai consigli dei tre enti, dovrà avere una propria fisionomia nell’arco delle prossime settimane. Sarà il passaggio decisivo per non perdere il treno della nuova programmazione. L’Unione avrà un volto tecnico e uno politico. Ieri, il dirigente Collura, che coordina anche questo capitolo, ha trasmesso gli atti alla presidenza del consiglio comunale. Sarà fissata una seduta del civico consesso per individuare i tre consiglieri che andranno a far parte del consiglio dell’Unione, nella quota destinata a Palazzo di Città. Nella giunta dell’Unione, invece, siederanno i tre sindaci.

E’ inevitabile che in una fase così concitata e con le dimissioni del sindaco Lucio Greco, anche i tre consiglieri destinati all’Unione parleranno una lingua politica che potrà incidere sugli equilibri di una struttura comunque autonoma dai tre Comuni dell’Area urbana funzionale. Sarà poi essenziale procedere con l’individuazione dei professionisti che dovranno materialmente coordinare il lungo lavorio preliminare ai progetti e alle fasi successive. E’ probabile che si procederà attraverso avvisi pubblici, per individuare esperti che affiancheranno il personale interno, sul modello di “Agenda Urbana”, programma che ha fatto da precursore anche se ad oggi non mancano le procedure ancora da chiudere per non perdere i finanziamenti. Sui progetti, ancora una volta, la politica punta parecchio, soprattutto a Palazzo di Città dove la crisi finanziaria ha di fatto paralizzato le disponibilità dell’ente.

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