Gela. Gli uffici del Consorzio dell’area industriale passati ai raggi x. Da una settimana polizia e guardia di finanza stanno setacciando il centro direzionale dell’Asi alla ricerca di documenti. Finanzieri e poliziotti hanno visionato e fotocopiato decine di delibere, atti dirigenziali e provvedimenti amministrativi.
La settimana scorsa, per tutti i giorni, agenti di polizia e finanzieri in borghese si sono recati presso gli uffici dell’area industriale. Hanno parlato con i vertici amministrativi ed hanno sequestrato decine di faldoni.
La procura regionale della Corte dei Conti alcuni mesi fa ha ipotizzato uno spreco di denaro pubblico ed un danno erariale rilevante. La cifra si aggira sul milione di euro. Nel mirino dei magistrati amministrativi ci sono stati l’ex presidente Giuseppe Pisano e l’intero comitato direttivo, responsabile, secondo i giudici amministrativi contabili di aver corrisposto emolumenti a tre dirigenti. La Corte dei Conti lo scorso mese di febbraio ha chiesto la documentazione contabile per accertare eventuali responsabilità dei vertici del Consorzio Asi, formalizzando anche l’apertura di una istruttoria. L’indagine verte sui soldi corrisposti a tre dirigenti: il direttore generale Franco Gallo, Giuseppe Sutera Sardo, assunto nel 2007, ed infine l’ingegnere Enrico Burgio, nominato nel 2010 dopo la cessazione del servizio da parte di Sutera Sardo. Il comitato direttivo è stato chiamato a dimostrare che quelle indennità erano indispensabili e che all’interno dell’ente non c’erano professionalità equiparabili. Altrimenti si configurerebbe un danno erariale.