Fidas, nuove frontiere e digitalizzazione nella donazione del sangue
Un’opportunità di crescita quella offerta dalla Fidas Sicilia, con il patrocinio della Fidas Gela, che ha attirato alla pinacoteca comunale locale decine di esperti del settore provenienti da ogni parte della Sicilia.
Gela. Le nuove frontiere della donazione del sangue: questo il tema trattato, in tutte le sue sfaccettature, in occasione di un convegno organizzato dalla Fidas Sicilia che ha avuto luogo nella pinacoteca comunale di Gela. Un convegno che ha riscontrato enorme partecipazione e che ha attirato appassionati provenienti da tutta l’isola. Molti di questi hanno anche avuto modo di interagire con i relatori presenti e porre loro delle domande. Un’opportunità di aggiornamento professionale e confronto sulle innovazioni nella raccolta e gestione del sangue, fondamentale risorsa per il sistema sanitario.
“La Fidas Sicilia è particolarmente impegnata in questi processi di formazione dei propri operatori, associati e volontari - dichiara Salvatore Caruso, presidente della Fidas Sicilia - crediamo molto nella loro crescita professionale per far sì che il prodotto che ne viene fuori possa essere sempre più adeguato rispetto alle esigenze e alle necessità dei pazienti”.
“Ci inorgoglisce il fatto che siano venute qui a Gela tantissime persone provenienti da tutta la Sicilia - afferma Enzo Emmanuello, presidente della Fidas Gela - praticamente tutto il mondo del trasfusionale a livello regionale è qui a Gela per discutere di questa problematica diventata nevralgica nel mondo del sistema sanitario nazionale”.
Un evento formativo gratuito accreditato ECM per medici, infermieri, biologi e tecnici sanitari di Radiologia Medica. A presenziare, in qualità di relatori, la dottoressa Claudia Rizzo, direttrice SIMT Ospedale “Papardo” di Messina, la dottoressa Chiara Avanzato, esperta di Sistemi qualità, e la dottoressa Valentina Vasques, microbiologa del Laboratorio di Sanità Pubblica di Siracusa. Uno dei temi che ha catturato maggiormente l’attenzione è stato quello della digitalizzazione, affrontato dal direttore SIMT e dell’ASP di Caltanissetta Nunzio Marletta.
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