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FI, congresso a fine mese? Mancuso deve assicurare equilibrio: si tenta la proposta "unitaria" per la segreteria

Toccherà a Mancuso trovare l'incastro migliore per mantenere gli equilibri in un partito cittadino spesso dalle troppe identità

A cura di Rosario Cauchi
05 giugno 2025 21:03
FI, congresso a fine mese? Mancuso deve assicurare equilibrio: si tenta la proposta "unitaria" per la segreteria - Gli azzurri Gnoffo, Giardina, Cirignotta e Varchi
Gli azzurri Gnoffo, Giardina, Cirignotta e Varchi
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Gela.  Un anno fa, l'esito delle urne disse che Forza Italia, in termini di consensi, è il primo partito in assoluto in città, con un risultato frutto di alcuni big dei voti schierati sotto le stesse insegne. Oggi, gli azzurri sono all'opposizione della giunta del sindaco Di Stefano ma dato l'esito del ballottaggio schierano un unico consigliere comunale, il vicepresidente del civico consesso Antonino Biundo. FI potrebbe arrivare a quota due, qualora venissero accolte in giudizio le richieste avanzate dal dirigente Nadia Gnoffo, prima dei non eletti nella lista berlusconiana. Nel campo locale del centrodestra, non è un mistero per nessuno che gli azzurri si rivedano nel parlamentare Ars Michele Mancuso, uscito vittorioso dalle provinciali di secondo livello che hanno premiato il suo candidato, il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro. Tocca al deputato regionale fare da stabilizzatore in un partito cittadino che si dovrebbe affacciare al congresso. Potrebbe tenersi entro fine mese. Sarà Mancuso a comunicare la data ufficiale. Gli azzurri necessitano di una pacificazione interna. Lo scontro a distanza tra i due dirigenti Gnoffo e Cirignotta e il consigliere Biundo non è stato certamente sottotraccia. Pare esemplificativo di un certo clima non proprio votato all'unità. Mancuso e i dirigenti FI riusciranno a portare al voto una proposta unitaria per la guida del gruppo? L'attuale commissario Vincenzo Pepe, che ha retto le sorti alle amministrative dello scorso anno, ha già spiegato che non intende proseguire, assai limitato dagli impegni lavorativi. Sembrerebbe che il dirigente Vincenzo Cirignotta possa essere avanti a tutti nella potenziale corsa alla segreteria cittadina. Intorno a lui, ci sarebbe un gruppo ben assortito e la sua posizione troverebbe sostegno pure a livello provinciale. Cirignotta è molto vicino a Mancuso e a dirigenti locali come l'ex assessore Gnoffo, altro nome che sarebbe stato fatto per condurre la compagine. Gli vengono riconosciute esperienza amministrativa e capacità di azione per il partito, con l'opposizione ferma alla giunta comunale.  Il quesito vero è se tutti i forzisti accoglieranno di buon grado l'eventuale soluzione “condivisa”. Biundo, ritenendosi spesso bersaglio del “fuoco amico”, ha invitato pubblicamente Mancuso a intervenire. Il deputato, più volte, ha richiamato all'ordine. La prossima settimana dovrebbe essere in città, insieme al presidente della Provincia Tesauro. Nell'area politica vicina agli azzurri, ci sono altri profili che potenzialmente ambiscono alla bandiera berlusconiana. Tra tutti, il consigliere comunale Gabriele Pellegrino, alle provinciali di secondo livello candidato con Forza Italia, seppur l'esito non sia stato quello preventivato. Mancuso e Tesauro lo vorrebbero con loro, affidandogli una sorta di ruolo di piena rappresentanza nella sede cittadina dell'ente provinciale. Pellegrino è molto legato, politicamente, a Biundo, che lo ha voluto e sostenuto alla prova delle provinciali. La mancata elezione ha alimentato diffidenze interne. Biundo non ha mai veramente legato con una parte della dirigenza, a partire da Gnoffo e Cirignotta. Una possibile guida di quest'ultimo avrebbe incidenza sulle scelte successive del consigliere comunale e di altri esponenti di area azzurra? Anche questo è un dilemma non solo politico ma pure di numeri elettorali. Toccherà a Mancuso trovare l'incastro migliore per mantenere gli equilibri in un partito cittadino spesso dalle troppe identità. 

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