"FI abbia un'unica regia, da congresso esca gruppo autorevole", Romano: "Niente nomine a vita"
L'ex consigliere comunale Carlo Romano sostiene le argomentazioni di Biundo. "L’onorevole Mancuso, prezioso punto di riferimento regionale del territorio, conosce perfettamente le strategie da mettere in campo", sottolinea
Gela. Intorno alla governance politica di Forza Italia, in città, si è aperta una querelle piuttosto aspra, almeno stando alle posizioni espresse dai dirigenti Gnoffo e Cirignotta, che come abbiamo riportato hanno nettamente redarguito il consigliere comunale del partito, Antonino Biundo. E' proprio sulla tenuta dell'organizzazione interna che ci sono valutazioni da fare, alla luce dell'ennesima dimostrazione pubblica che più di qualcosa non va per come dovrebbe. L'ex consigliere comunale Carlo Romano, che fino allo scorso anno ha rivestito il ruolo di presidente del consiglio dell'Unione dei Comuni, sostiene le argomentazioni di Biundo, pur senza voler aprire altri fronti di polemica ma non limitandosi alla mera retorica interna. “Condivido le riflessioni del consigliere Antonino Biundo, che in un'intervista ha rappresentato ciò che penso anche io. Un partito moderno e vicino alla gente come Forza Italia – dice Romano - deve ambire a un'unica regia, a un unico indirizzo. Ci devono essere un'idea e una visione senza scontri e polemiche. La creazione di un luogo stabile, dove periodicamente incontrarsi, è auspicabile. Non è facebook il luogo del dialogo. Serve un confronto democratico e partecipato, come ai tempi delle sezioni comuniste che però né io né il dottore Biundo abbiamo mai frequentato. Entrambi siamo stati candidati nel Pd, lo stesso vale per il dottor Cirignotta”. Romano richiama il bisogno di una ripartenza dalla base, riconoscendo il ruolo del deputato regionale Michele Mancuso, che non è messo in discussione. “Un partito vive e diventa attrattivo se i protagoniti sono scelti dalla base, democraticamente e non nominati a vita. Un partito deve avere punti di riferimento e non confusione. Una linea comune e condivisa. Il mio auspicio – continua - è che il gruppo dirigente che uscirà fuori dal prossimo congresso cittadino sia rappresentativo, autorevole e attrattivo. L’onorevole Mancuso, prezioso punto di riferimento regionale del territorio, conosce perfettamente le strategie da mettere in campo per smorzare i toni e mantenere alto il livello della proposta forzista per il territorio. Sono sicuro che la segreteria regionale di Forza Italia si interroga sulle dinamiche partitiche della provincia di Caltanissetta e in particolare su quelle di Gela, sesta città siciliana che cerca dignità, rispetto e considerazione”.
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