Ferracane si tira fuori: “Mi sono dimesso ma non sarò candidato a sindaco”

 
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Il medico Fortunato Ferracane rilancia un dialogo anche oltre i partiti

Gela. L’amministrazione retta da Angelo Fasulo da ieri è priva del vice sindaco e di due assessori.

Due dei tre esponenti del Pds (Partito dei Siciliani), Fortunato Ferracane eGiuseppe D’Aleo, hanno rispettato il volere del partito rassegnando le loro dimissioni direttamente al sindaco. Ha deciso di rimanere a fianco di Fasulo, invece, l’assessore ai Servizi sociali, Ugo Costa. La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. HA indetto una conferenza stampa che si terrà questa mattina in municipio.

Come aveva detto Pino Federico, leader in città del Pds e deputato all’Ars, “la rottura con l’amministrazione comunale è legata all’accordo sottoscritto al Mise (Ministero per lo Sviluppo economico) il 6 novembre scorso che ha permesso di mettere la parola fine alla raffinazione di petrolio in città creando una preoccupante emergenza occupazionale”. “E’ giusto prendere le decisioni migliori – aggiunge l’ormai ex vice sindaco Fortunato Ferracane – Il mio partito ha chiesto agli assessori di rimettere le deleghe in modo tale da avviare un processo per ricomporre il quadro politico nel modo più sereno possibile.

Il protocollo ha sancito la fine della raffineria in città e l’avvio di una nuova fase del processo industriale che segna, sicuramente, una svolta epocale che merita attenzione e riflessione. Rispetto a cinque anni fa la situazione sociale ed economica nella nostra città è profondamente cambiata. E’ giusto non dare niente per scontato. Noi abbiamo avuto il coraggio di dimetterci. Le mie dimissioni – conclude Ferracane – non significano una mia candidatura a sindaco, anzi la stessa è molto improbabile. Il mio destino politico è legato da oltre 14 anni al mio partito. Il gruppo non è coeso considerato che Ugo Costa non rimetterà la delega”. Nel centro destra, invece, Lucio Greco (Ncd) appare intenzionato a correre alla corsa verso la poltrona più importante di Palazzo di città senza ricorrere alle primario con Massimiliano Falvo (Forza Italia), Gioacchino Pellitteri e Bartolo Scrivano (Patto civico).

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