“Faremo causa ad Ebay”: Studente truffato sul web contro multinazionale

 
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Gela. Ha pagato cinquecento euro e, per tutta risposta, ha ricevuto un pacco completamente vuoto: per questa ragione, punta il dito in direzione della multinazionale delle compravendite online Ebay.

Uno studente universitario che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto ricevere direttamente nella sua abitazione un telefono cellulare Samsung di ultima generazione si è ritrovato vittima di un raggiro.
Per questo motivo, assistito dall’avvocato Riccardo Lana, ha scelto di presentare una denuncia agli agenti della polizia postale. Ma andrà oltre: stando al suo legale, infatti, la responsabilità cade anche sulle teste dei dirigenti della multinazionale Ebay che, all’interno del loro portale, dovrebbero applicare controlli più serrati sull’identità ed affidabilità dei tanti venditori che assicurano prezzi ridotti per prodotti di notevole valore.
Dopo una prolungata serie di messaggi di posta elettronica, lo studente universitario credeva di aver chiuso l’affare: pagando cinquecento euro per ottenere uno degli ultimi modelli di smartphone della Samsung. Ma la truffa si è materializzata quando, dopo aver effettuato il regolare pagamento della merce, ha ricevuto una scatola completamente vuota.
Adesso, però, a risponderne dovranno essere coloro che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto effettuare i controlli sugli utenti del portale. L’avvocato Riccardo Lana, così, punta tutto sulla responsabilità oggettiva dei manager di Ebay. Intanto, una prima denuncia è stata depositata sui tavoli dei funzionari della polizia postale.
Il giovane truffato e il suo legale hanno indicato tutte le fasi della compravendita del telefono cellulare e del conseguente pagamento. Certamente, molto più difficile sarà provare le colpe dei dirigenti del gruppo Ebay. Gli elementi, però, sembrano non mancare.
Lo studente universitario, infatti, sarebbe stato tratto in errore anche dalla presenza di diverse recensioni favorevoli legate alla qualità del venditore che, stando agli accordi, gli avrebbe dovuto cedere il telefono cellulare. Elementi, questi, che rafforzerebbero l’ipotesi di una responsabilità oggettiva dei funzionari di Ebay, obbligati ad assicurare la massima trasparenza in favore di tutti i loro utenti.
Gli atti di quella che si configura come l’ennesima truffa virtuale, nelle prossime settimane, dovrebbero giungere sui tavoli dei magistrati della procura.

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