Gela. Il peso del passato, come più volte capitato quando si tratta di espropri, torna a farsi sentire sulle casse del municipio. I lavori per il primo ampliamento del cimitero Farello portarono ad occupare terreni privati, ma senza mai procedere a provvedimenti di esproprio. Procedure illegittime che hanno determinato l’obbligo per l’ente di rispettare le sentenze dei giudici civili e amministrativi, che hanno dato ragione agli ex proprietari. Palazzo di Città deve pagare indennità, consistenti, per gli espropri. E’ stato sottoscritto un mutuo con Cassa Depositi Prestiti per circa tre milioni e mezzo di euro. Le procedure di pagamento sono partite e il settore patrimonio, negli ultimi giorni, ha autorizzato somme, per un complessivo superiore al milione di euro.
Sono da trasferire agli ex titolari delle aree o ai loro eredi. Palazzo di Città si è dovuto adattare, anche con l’acquisizione sanante. Negli uffici dell’ente, con tutte le difficoltà del caso dovute a risorse limitate, sono in fase di acquisizione ed elaborazione i dati dei destinatari finali dei pagamenti, che hanno già avuto decisioni giudiziarie favorevoli. Tanti hanno attivato azioni nei tribunali, per avere quello che gli è stato riconosciuto ma che non era stato pagato.
