Gela. Aspettava che la compravendita di una pizzeria, in città, gli venisse pagata. Un credito di circa sedicimila euro che l’ex proprietario del locale non ha mai potuto riscuotere. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo sarebbe stato minacciato e anche picchiato dal quarantanovenne Giovanni Di Giacomo, negli scorsi mesi coinvolto nell’inchiesta antimafia “Stella cadente”. Gli investigatori lo ritengono ai vertici del gruppo degli stiddari. Di Giacomo, che avrebbe dovuto versare quanto dovuto all’esercente, lo avrebbe invece minacciato con un coltello, facendogli capire che i soldi non glieli avrebbe mai fatti avere. Il creditore sarebbe stato colpito con un pugno. Fatti che verranno valutati dal giudice Ersilia Guzzetta. Il dibattimento è stato aperto.
Di Giacomo deve rispondere di truffa, minacce e percosse. L’ex proprietario dell’attività commerciale ha deciso di costituirsi parte civile, con l’avvocato Vittorio Giardino. La richiesta è stata ammessa. L’imputato, invece, è difeso dal legale Giuseppe Simonetti.