“Eventi con i privati, chiesto stand alla Bit”, Favitta: “Giunta? Scelte sono del sindaco”

 
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Gela. La situazione finanziaria del municipio, con il dissesto, non permette troppi voli pindarici e anche gli eventi estivi, come conferma una delibera appena approvata dalla giunta, saranno quasi esclusivamente a carico dei privati. “Soluzioni diverse, purtroppo, non ce ne sono – dice l’assessore al ramo Giuseppe Favitta – ringrazio i privati che si stanno mettendo a disposizione. Il Comune, allo stato, può concedere il patrocinio, con il pagamento del suolo pubblico. Ci siamo insediati ad inizio luglio e la precedente amministrazione non aveva predisposto un avviso per programmare una stagione estiva. Cercheremo di fare quello che è possibile, nonostante la situazione”. Saranno quindi le iniziative private a tracciare la via, dato che le risorse municipali risentono delle vicende che hanno portato alla dichiarazione di dissesto. “Iniziative vogliamo comunque portarne avanti – precisa l’assessore – al parlamentare regionale Scuvera ho consegnato la richiesta per un padiglione gelese alla Bit di Milano, una delle ferie di riferimento per il turismo, nazionale e internazionale”. Favitta, che ha ricevuto la delega dal sindaco Di Stefano, ha condotto una prima verifica sulle strutture sportive. “Ho già incontrato le società calcistiche, ad iniziare dalle due principali che sono iscritte ai rispettivi campionati – continua – a tutti ho chiesto di concertare e di collaborare per l’uso dell’impiantistica. È inutile alimentare eventuali dissapori. Ho avuto interlocuzioni con le società e con le associazioni che stanno preparando, tra gli altri, i i campionati di basket e pallavolo. Mi pare ci sia spirito collaborativo da parte di tutti”.

In attesa che possano arrivare ad un punto concreto gli iter per consistenti interventi di riqualificazione dello stadio “Presti”, attraverso fondi Pnrr, gli operatori Ghelas “hanno effettuato piccole manutenzioni e lavori nell’impianto”, sottolinea Favitta. Rimane il vuoto del PalaCossiga, usato come hub vaccinale da Asp durante l’emergenza Covid ma restituito con danni ingenti e poi vandalizzato dai ladri. “Ci sono danni consistenti – dice inoltre l’esponente della giunta – è una situazione che va affrontata. Registriamo un atteggiamento propositivo di Asp ma il dato di fatto è che un bene immobile efficiente ci è stato restituito con danni evidenti e poi vandalizzato. Va trovata una soluzione”. L’assessore, infine, non sembra guardare troppo alle mosse politiche. “Io e tutti i colleghi di giunta lavoriamo come se l’arco temporale sia in ogni caso quello dei cinque anni. Altre decisioni spettano al sindaco – conclude – con Di Stefano c’è un rapporto diretto. Mi ha voluto in giunta e ho accettato. Il mio riferimento, seppur da indipendente, è il partito comunista. Collocazioni? Ad oggi, escludo scelte di questo tipo, chiaramente mi rivedo sempre nel contesto di sinistra”.

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