Gela. Si è difeso, negando di aver imposto le proprie condizioni, anche con la violenza, ai danni dell’ex titolare di una pizzeria. Giovanni Di Giacomo, già coinvolto nell’inchiesta antimafia “Stella cadente” e attualmente a processo per quei fatti, è a processo anche a seguito di quanto accaduto nella compravendita di materiali per un locale. Secondo l’ex titolare, avrebbe preteso condizioni di favore, intervenendo nell’interesse di un suo familiare. Così, non sarebbe stato pagato il prezzo pattuito e Di Giacomo ne avrebbe approfittato, anche con minacce e con un’aggressione. Una versione che l’imputato, sentito in videocollegamento, ha smentito. E’ detenuto e ha risposto direttamente dal carcere. Ha messo in dubbio la ricostruzione dell’esercente che lo ha accusato e anzi ha spiegato che i pagamenti pattuiti sarebbero stati rispettati. Ha riferito di un danneggiamento, ma a danno del locale gestito dal suo familiare.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Flavio Sinatra, ha insistito per un eventuale confronto tra lo stesso Di Giacomo e chi lo accusa, che è parte civile, assistito dal legale Vittorio Giardino. Il giudice deciderà nel corso della prossima udienza, sciogliendo la riserva. Saranno sentiti altri testimoni.