Gela. Vennero coinvolti nel blitz antidroga “Tomato”, che fece emergere la preoccupante ripresa dello spaccio e del consumo di eroina in città. Arrivano tre condanne nei confronti di Massimiliano Avenia, Giovanni Palermo e Gaetano Fiaccabrino. Secondo gli investigatori, non si sarebbe trattato solo di consumatori, ma anche di pusher. Due anni e un mese di reclusione a Palermo, due anni a Fiaccabrino e un anno ad Avenia. Assolto, invece, un quarto imputato, si tratta di Giovanni Traina. Il pm Sonia Tramontana, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto pene molto più pesanti, oscillanti tra i sei e gli otto anni di detenzione, ritenendo pienamente provato lo spaccio di droga da parte degli imputati. I difensori, gli avvocati Flavio Sinatra, Paola Carfì e Maurizio Scicolone, non hanno optato per riti alternativi, come fatto invece dai legali di altri presunti complici degli imputati, adesso davanti ai giudici di appello.
In aula, hanno ribadito che quella dei quattro non era un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in prevalenza eroina, ma in realtà si sarebbero limitati ad acquisti in comune, per poi dividere le dosi e consumarle, perchè dipendenti. Alla fine, il giudice Marica Marino ha riqualificato i capi di imputazione nelle ipotesi meno gravi.