“Erano operazioni inesistenti”, chiesto processo per nove titolari di aziende: giro di false fatture

 
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Gela. Devono andare tutti a processo. La richiesta, davanti al guo Lirio Conti, l’ha formulata il pubblico ministero Luigi Lo Valvo nei confronti di nove imprenditori, tutti titolari di attività sul territorio locale. Sono accusati di essere entrati in un giro di false fatturazioni. Una società “cartiera”, attiva nel settore degli impianti elettrici, avrebbe emesso centinaia di fatture per operazioni ritenute inesistenti. L’inchiesta, condotta dai militari della guardia di finanza, è partita dall’analisi dei dati contabili della presunta “cartiera”. Così, sono stati ricostruiti centinaia di rapporti con altre società. L’unico intento quindi sarebbe stato frodare il fisco. L’ipotizzata truffa sarebbe andata avanti per diversi anni, dal 2011 e fino al 2014. Avrebbe toccato cifre, anche fino a duecentomila euro. Le fatture sarebbero poi finite ad imprenditori che gestiscono supermercati, ma anche società di servizi marittimi e aziende edili. Secondo gli inquirenti, erano consapevoli del fatto che quelle operazioni fossero illecite.

Una conclusione che viene invece contestata dai legali di difesa. Escludono che possano esserci state truffe a danno dell’erario e hanno cercato di ricostruire i rapporti finiti al centro delle verifiche. I legali Giacomo Ventura, Antonio Gagliano, Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Angelo Cafà, Valentina Lo Porto, Marina Ferrara, Carmelo Peluso e Angelo Mangione hanno concluso per il non luogo a procedere.

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