Gela. Ebbero rapporti sessuali a pagamento con alcune giovani dell’est Europa ma non si trattò di sfruttamento della prostituzione. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Marica Marino (a latere Eva Nicastro e Fabrizio Giannola), ha assolto i due imputati. Si tratta di un assicuratore e del titolare di una ditta di forniture. Gli investigatori arrivarono a loro partendo dalle intercettazioni concentrate su un’altra inchiesta in corso. Vennero ricostruiti contatti tra gli imputati e cittadini romeni che vivevano in città. Avrebbero fatto da tramite per gli incontri. La procura ha concluso con la richiesta di assoluzione, non individuando gli estremi dello sfruttamento della prostituzione.
Come spiegato dai legali degli imputati, gli avvocati Salvo Macrì e Giovanna Cassarà, pur tenendo una condotta moralmente biasimevole i due accusati non si adoperarono mai per proporre le ragazze a potenziali clienti o per intercedere nei pagamenti. Sarebbero stati solo clienti che consumarono rapporti sessuali, sempre dietro compenso.