Gela. Un’intesa vera e propria ancora non c’è e le prime polemiche seguite alla nomina degli assessori non favoriscono il percorso in direzione di un accordo complessivo. Se gli assessori, comunque, un volto ce l’hanno, non così semplice sarà individuare quello del prossimo presidente del consiglio comunale. In aula, per la prima volta dopo il doppio turno delle amministrative, si andrà venerdì. Al momento, la maxi maggioranza pro-Greco non ha ancora sciolto la riserva. Toccherà a Salvatore Sammito prendere la poltrona di presidente, essendo risultato il più votato in assoluto nella coalizione? Non è così scontato. Nonostante il silenzio che prevale, la maggioranza sta lavorando ad un’intesa, che eviti brutte sorprese già all’esordio. Tra giovedì e venerdì mattina pare siano convocate riunioni per chiudere l’accordo o perlomeno per tentarci. I malumori degli scontenti dopo la presentazione ufficiale della giunta sono un’incognita non da poco. Se i franchi tiratori si mettessero all’opera, allora tutto potrebbe accadere. Potenzialmente, la presidenza dell’assise civica dovrebbe essere un discorso interno ad “Un’Altra Gela”, la civica del sindaco Lucio Greco, che a suon di preferenze è risultata la lista più gettonata in assoluto dagli elettori. Da settimane, ormai, il “duello” sembra ristretto proprio a Sammito e a Giuseppe Morselli, rientrato in consiglio comunale, sempre tra le fila di “Un’Altra Gela”. Entrambi puntano all’elezione, anche se Sammito, per ora, fa parte della giunta. Il terzo incomodo potrebbe essere Vincenzo Cascino, fedelissimo del presidente della Regione Nello Musumeci, e rieletto sotto le insegne di “Azzurri per Gela”, a sostegno del “civico” Greco. Si tratta di sottili equilibri. Se il gruppo di “Un’Altra Gela” volesse avere campo libero per la sortita verso la presidenza, allora il sindaco dovrebbe far spazio in giunta, assicurando rappresentanza a chi ne è rimasto fuori.
Seppur numericamente inferiori, quelli dell’opposizione potrebbero iniziare a fare i calcoli, magari con l’obiettivo di mettere da subito in difficoltà politica Greco e i suoi alleati. Ufficialmente, hanno adottato la linea dell’opposizione “costruttiva”, ma uno sgambetto politico sta nelle cose e campioni di voti come i forzisti Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino o l’esponente di Fratelli d’Italia Sandra Bennici potrebbero estrarre il coniglio dal cilindro. Non che sia così semplice. Dovrebbero approfittare di eventuali spaccature della maggioranza, ma Greco farà di tutto per evitare una falsa partenza. Negli scorsi giorni, il sindaco è andato dal presidente della Regione Nello Musumeci, anche per iniziare a sondare il campo e avere certezze sui progetti di competenza palermitana. Sta cercando di costruire l’asse forte con Palazzo d’Orleans e tra i suoi c’è chi ha entrature favorevoli. Prova ne sia che in città potrebbe tenersi una riunione di giunta regionale. E’ una voce che circola con insistenza. Prima di tutto, però, l’alleanza dovrà reggere alla prova d’aula.