Gela. La prima tappa gelese nella storia del campionato regionale Enduro Sprint Fim è stata un successo. Sia per il numero di partecipanti, con quasi 170 centauri sul nastro di partenza, che per la presenza di pubblico.
L’osservatore giunto dalla Toscana.
C’è chi, come il centauro toscano Stefano Melis, in qualità di spettatore, non ha lesinato elogi agli organizzatori dell’evento motoristico. “Il moto club Mx Montelungo ha fatto un lavoro sopra le righe – ammette Melis – Sono partito dalla Toscana per assistere a questo spettacolo. Due prove speciali capaci di attrarre molte moto. Questo esordio è talmente positivo che impone il tentativo di promuovere altre gare”.
Tra chi ha vissuto l’emozione della tappa regionale appieno ci sono sicuramente i quattro centauri gelesi che indossando casco e tuta e, in sella alle loro moto da enduro, hanno sfidato i solchi del tortuoso tracciato con un occhio al cronometro.
Le parole del campione Gianni Carfì.
Tra tutti il neo campione nazionale su monoposto, Gianni Carfì, che ha deciso di disertare anche la gara nell’agrigentino pur di correre davanti il pubblico di casa. Lasciata in garage la Tatuus Renault, Carfì ha lubrificato l’Honda 450 da enduro e confermato la sua presenza in gara. Ha concluso al 48esimo posto in classifica generale, dopo avere lottato con i migliori 25 del circus del campionato regionale Fim. “E’ stata una grande emozione – racconta Carfì – Ho cercato di rimanere in sella evitando facili cadute con un occhio all’Alfano (cronometro professionale). Non devo dimostrare nulla a nessuno. Sono qui per divertirmi dando il massimo. Sarei dovuto essere a Racalmuto per una gara di campionato siciliano. Ma correre a Gela, in una gara ufficiale e con le regole della Fim ha un sapore particolare. Sono tornato bambino, rispolverando la mia passione per le due ruote, consapevole che dovrò fare i conti con gli attuali campioni da Enduro.
La Mx Montelungo ha organizzato nel migliore dei modi la manifestazione, forse oltre le aspettative. Hanno davvero bonificato quest’area. Qui vengo ad allenarmi ma mai l’avevo vista cosi pulita”.
Gli altri gelesi in gara.
Riflettori anche per altri tre enduristi gelesi, Giuseppe Ratto, Crocifisso Collodoro e il quindicenne Giovanni Aquinato.
“Correre davanti il pubblico della mia città è una emozione indescrivibile – racconta Aquinato – Niente è impossibile anche lottare per le posizioni più importanti”.
“Il tracciato è molto impegnativo – aggiunge Collodoro – Sono un pilota amatoriale trascinato dalla passione. E’ un onore provare a sfidare giovani talentuosi. Voglio godermi questo momento in una città che offre davvero poco”.
“Speriamo che tengano le braccia – incalza Giuseppe Ratto – Ci vuole davvero molta resistenza fisica”.
L’amarcord dei veterani e il fascino di Montelungo.
La tappa regionale è stata occasione per rispolverare il passato enduro della città, con uno stand dedicato alle storiche gare amatoriali tra i sentieri di Montelungo. “Respirare la polvere e sentire il rombo dei motori è qualcosa di fantastico – racconta il veterano Giosi Vella – La nostra passione di quegli anni ha contribuito a creare delle attese che oggi sono sfociate in una tappa regionale che vede protagonisti anche i bambini. Il presidente Riggio ha fatto tanto ma la politica è ancora distante dallo sport e da tutti i talenti gelesi – conclude Vella – Chi va avanti lo fa mettendo mani al portafogli senza alcun supporto”.
“Spingo l’amministrazione comunale ad osservare l’importanza di queste manifestazioni – incalza Massimo Greco – e iniziare ad investire con una programmazione seria”.
Lo sprono del sindaco Lucio Greco.
Non è mancata la risposta del primo cittadino. “Ringrazio gli organizzatori che hanno promosso un evento curando i dettagli – dice il sindaco Lucio Greco – sono queste le iniziative che dobbiamo incentivare consapevoli che portano flussi di persone e momenti di ricchezza.