“Emergenza sanitaria ma servizi ridotti al lumicino”, Trainito: “Ora Asp dia risposte”

 
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Trainito ha partecipato all'incontro con Asp

Gela. Poche risorse a disposizione e per giunta in una fase di forte emergenza sanitaria. In città, Asp deve rivedere i piani e farlo in fretta. La pensa così il presidente della commissione consiliare sanità Rosario Trainito, come del resto ha più volte spiegato. “L’emergenza Covid ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario, sotto pressione costante e con un organico di personale ridotto al lumicino, tra contagiati e operativi. Un aspetto che già più volte ho messo in evidenza – dice – è non dimenticare i malati cronici che in città sono tanti ed hanno bisogno anche di assistenza domiciliare, perché non possono muoversi e non riescono a recarsi in poliambulatori e in ospedale. Le patologie sono tante, oncologiche, respiratorie, urologiche, cardiologiche, ortopediche ed anche dermatologiche. Ora mi chiedo per quale motivo le visite presso il poliambulatorio non continuano ad essere svolte regolarmente? Forse, ci sono medici di serie A, che a differenza degli ospedalieri giornalmente in trincea hanno invece la possibilità di essere pagati lo stesso senza svolgere prestazioni? Oppure c’è bisogno di una forza in organico maggiore? Perché l’Asp di Caltanissetta non promuove dei bandi per assunzioni a tempo indeterminato?”. Una serie di interrogativi che Trainito, anche insieme agli altri componenti della commissione sanità, ha spesso posto al sindaco e ai manager Asp. Ad oggi, però, la situazione è ancora allarmante, come nel caso di una terapia intensiva, i cui cantieri non sono partiti.

“Credo sia assurdo che un paziente non possa essere assistito per qualsiasi patologia. Vanno aumentati i tamponi in ingresso, che in appena dieci minuti riescono a dare un esito. Cittadini e pazienti non devono essere lasciati in balia del loro destino, anche perché poi qualcun’altro potrebbe pagarne le conseguenze. Basta slogan da parte di chi gestisce e amministra la nostra sanità – conclude – la città è stanca vogliamo risposte immediate. Aggiungo che i gelesi non sono cittadini di serie B e che non dovrebbero esistere disparità di trattamento rispetto a quello che invece si verifica a Caltanissetta”.

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