Gela. Un vertice in prefettura per affrontare la tematica dell’acqua sversata in mare dalle dighe. Le valutazioni sono state condotte riguardo soprattutto all’interconnessione delle dighe Disueri-Cimia, necessaria per la sopravvivenza delle produzione attuale e futura. Il prefetto ha istituito un tavolo permanente per seguire costantemente l’evolversi della vicenda. Per il Comune era presente l’assessore all’agricoltura Salvatore Incardona. Il rischio è di perdere i raccolti malgrado l’acqua ci sia ma finisca in mare. Il responsabile del Dipartimento acqua e rifiuti della Regione, dott. Ginex, ha spiegato che quando le pressioni sono forti la condotta tende a sfaldarsi e a rompersi. La Regione è intervenuta tre volte. Sono stati completati i lavori e da ieri si sta immettendo acqua nella condotta con la speranza che non si verifichino tra quindici giorni altre rotture.
Da stamattina hanno iniziato a riempire le vasche con quota 150 e 90. Di conseguenza l’acqua in più, una volta che verrà riempita la diga Disueri passerà a Cimia. In 48 ore l’emergenza dovrebbe rientrare. Il sindaco Greco e l’assessore Incardona continueranno a monitorare la situazione per garantire agli agricoltori il quantitativo indispensabile per irrigare i loro campi e salvare le produzioni. Da anni, l’acqua finisce in mare e il copione non è cambiato neppure dopo le ultime piogge, giunte in una fase di totale siccità. Gli agricoltori si stanno mobilitando e domani è previsto un sit in a Ponte Olivo.