Gela. “L’Asp grida al grande successo sul fronte vaccinale ma io onestamente non lo vedo. Anzi, continuano i ritardi, i disagi e tanti, già prenotati per il vaccino, vengono rimandati indietro, perché non ci sono dosi Pfizer”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, che già prima della ripresa del contagio massiccio in città e sul territorio, aveva chiesto interventi decisi ad Asp, ritiene che ad oggi la gestione dell’emergenza pandemica sia costellata da “continui disservizi nonostante i proclami”. “In città, soprattutto – aggiunge – la situazione è resa ancora più grave dal ritardo con il quale è stato previsto l’hub vaccinale, che certamente è un passo in avanti ma non basta ancora”. Di Cristina, vede molta “approssimazione” nella gestione dell’intero sistema. Richiama anche l’allarme lanciato dalla commissione regionale antimafia, che ha preso atto dell’insuccesso tecnico del click day dell’Asp di Caltanissetta, che sarebbe dovuto servire alla selezione di personale Oss, ma con un sistema informatico che è andato in tilt e ha costretto il management ad annullare le procedure. “Nel corso di questa emergenza – continua Di Cristina – Asp ha assunto a tempo determinato tanti giovani infermieri e Oss, portandoli in prima linea. Diversi di loro hanno anche contratto il virus. Perché, allora, non si procede anzitutto alla stabilizzazione di questo personale, piuttosto che dare priorità al click day, che sostanzialmente significa assumere chi riesce prima di altri ad entrare nel sistema informatico. Perché non si pensa ai concorsi?” Per il segretario i vertici Asp del territorio dimostrano solo “arroganza”. “Vorrei capire come si fa ad esultare per lavori del centro diurno per l’autismo affidati a due anni di distanza dalla consegna dei locali – dice – un diritto dovuto e concesso con due anni di ritardo, non può essere scambiato per una vittoria. Questo non avveniva neanche dopo i golpe in Centroamerica. I manager SAsp dovrebbero chiedere scusa alle tante famiglie che ancora oggi devono fronteggiare l’assenza di servizi per i pazienti autistici”. Allo stesso modo, il segretario dem conferma di non apprezzare per nulla la linea del governo regionale Musumeci.
“Sulla visita in città del presidente della Regione – conclude – meglio stendere un velo pietoso. Perché non si è mai scusato per i 130 milioni di euro tagliati a Gela? Vedo troppa prepotenza. Ci vuole faccia tosta a presentarsi in città e a fare finta che niente sia successo. Il Museo del mare non può bastare”. I dem locali sono sempre più convinti che Asp e Regione continuino a tralasciare le vere esigenze del territorio.