Gela. Quattro gelesi faranno parte di una rappresentativa di complessivi 650 osservatori provenienti da ogni parte del mondo delle imminenti elezioni presidenziali in Russia. Si tratta di Giuseppe Luca Genovese (imprenditore), Raffaele Carfì (politico), Maurizio Scicolone (politico e avvocato) e David Alessi (imprenditore).
Sono stati indicati da Vito Grittani, ambasciatore a disposizione della Repubblica di Abcasia e fondatore dell’Osservatorio Diplomatico Internazionale, e partiranno alla volta della Russia l’11 settembre prossimo per partecipare al forum sulle elezioni democratiche in Russia che potrebbe consacrarli ad osservatori neutrali. “Solo dopo il Forum potrebbero ottenere un lasciapassare per entrare nei seggi – assicura Vito Grittani, ambasciatore di Abcasia – Tutti i rappresentanti, scortati e con interpreti al seguito, saranno abilitati dal governo Russo. E’ la prima volta che accade per le elezioni in Russia – conclude l’ambasciatore a disposizione – in occasione delle presidenziali”.
“Le imminenti elezioni nella Federazione Russa sono già oggetto di discussioni e polemiche da parte di istituzioni occidentali – assicura Giuseppe Luca Genovese – Esiste una diatriba, strumentale, dell’OSce/Ohir (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa/Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani) con il governo Russo. L’OSce/Ohir contestano alla Russia un articolo che “non permette ai cittadini di doppia cittadinanza di essere eletti deputati” pur non avendo prerogativa di cambiare la costituzione di un altro Paese. Contestano, inoltre – conclude Genovese – il tentativo di imporre a Mosca l’osservazione dei soli membri dell’OSCE/ODHIR tralasciando tutti gli altri, pertanto avanzando questi pretesti l’OSce/Ohir hanno deciso di non partecipare come osservatori alle imminenti elezioni russe”.
La presenza dei 650 osservatori provenienti da tutto il mondo, inclusi i quattro gelesi, è stata fortemente voluta dal governo Russo che “garantirà una serie di misure di massima sicurezza sanitaria ed accoglienza – conclude Giuseppe Luca Genovese –
Al fine di contrastare la campagna mediatica occidentale che da anni viene portata avanti contro la Federazione Russa ed il suo presidente creando un danno per gli stessi Paesi che permettono simili sciacallaggi quando sarebbe opportuno un proficuo dialogo tra i vari stati europei e la Russia anteponendo le diverse visioni del mondo al benessere ed alla pace per tutti i popoli”.